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martedì 21 luglio 2015

Il disfattismo e le nuove generazioni

Sono passati un po' di giorni dalla pubblicazione dell'ultimo pezzo e non so se continuare a parlare di quell'orribile donna o se passare ad altro.
In questi giorni ho trascurato il blog per dedicarmi a tempo pieno alla realizzazione di un progetto forse un po' troppo laborioso e naturalmente ho dovuto scontrarmi ancora una volta con la cattiveria della gente.
Forse vi parlerò proprio di questo, perchè ci sono cose che davvero ti lasciano con un pizzico di amaro in bocca e vorresti che non fossero mai accadute.
Abito in un piccolo paese del meridione e vi assicuro non è facile vivere in un posto del genere se sei un tantino diversa dagli altri o se hai una visione più ampia della vita...
Da due anni aiuto dei ragazzi di una scuola di ballo a mettere in piedi uno spettacolo che viene offerto gratuitamente nel mese di luglio. Naturalmente non sono una professionista, ma essendo una delle poche persone abituata a parlare in pubblico, mi presto a presentare lo show. Non percepisco alcun tipo di compenso e sarei ben lieta di cedere il posto ad altri, non perchè mi pesa farlo, ma per il semplice motivo che non vorrei essere sempre oggetto di spietate critiche.
Lo show di quest'anno aveva come tema il magico mondo Disney, così indossando un abito da principessa, in una calda serata in cui le temperature medie sfioravano i 40 gradi, ho narrato le varie favole a cui ogni singolo balletto era stato ispirato.
E' stato uno spettacolo molto carino e molto originale, diverso dai soliti spettacoli di danza che vengono proposti dalle scuole di ballo, è stato progettato un po' come un grande puzzle Disney i cui pezzi erano una sorta di mini-musical, davvero un lavoro ben fatto: circa 70 ballerini in pista, più di 200 costumi e quasi 3 ore di spettacolo.
Non è facile reggere la tensione e l'ansia da palcoscenico, soprattutto quando hai davanti più di 1000 persone!
Sfido chiunque a fare altrettanto, soprattutto da non professionista quale sono io, non ho seguito corsi di dizione, non ho studiato recitazione, non ho mai avuto nessuno che mi abbia fornito consigli su come affrontare tutto questo, ma offro ugualmente il mio aiuto a un gruppo di ragazzi che sogna e che cerca di condividere i proprio sogni con altri.
Non penso che l'Italia, ma soprattutto il meridione, possa mai progredire perchè la mentalità gretta e retrograda è ben radicata, soprattutto nelle nuove generazioni.
Non si tratta del grado di istruzione, nè dell'ambiente familiare in cui cresci, ma del grado di cultura che hai e per cultura non intendo le semplici nozioni che si apprendono sui libri di scuola, ma quello che uno impara dalla vita, dal rapportarsi con gli altri e con le persone diverse da quella piccola cerchia che si è abituati a frequentare.
Sono salita sul palco per essere fatta a pezzi dalla gente, ma soprattutto da una ragazzina di poco più di 18 anni, che frequenta l'università, ma che ha imparato davvero poco... non la conosco, eppure si è presa il lusso di apostrofare ogni singola porola che ho pronunciato, di enfatizzare ogni dettaglio del mio abbigliamento, del mio portamento e del mio modo di fare... mi chiedo ma che razza di gente porterà avanti la nostra società? I ragazzi di oggi sono le donne e gli uomini del domani, quelli che decideranno per le future generazioni e il mondo avrà l'aspetto che anche lor avranno contribuito a dare...
Non sono le critiche mi hanno fatto male, ma la persona che le ha pronunciate, perchè tanta cattiveria? Perchè si è accanita contro di me?
Non aveva una motivazione valida, se non il semplice disfattismo di chi non muove un dito nella vita se non per distruggere quello che con tanta fatica gli altri hanno creato...
Mi dispiace, ma l'Italia non ha futuro, perchè è succube di una società che non accenna a migliorare, che si sente autorizzata a portare avanti un disfattismo e un modo di vivere che taglia ogni visione alternativa della vita.
Se ci guardiamo intorno, ci rendiamo conto che nelle nazioni progredite la società ha una conformazione diversa da quella italiana...
Nel mondo civilizzato la gente non viene valutata per quello che possiede o per i titoli con cui viene presentata.
Gli Stati Uniti d'America sono un paradiso in cui un uomo di colore è giunto alla Presidenza, sono un luogo in cui la gente non mostra alcun tipo di interesse all'abbigliamento o al temperamento delle persone, quel popolo è educato in modo diverso, ha una cultura diversa, quella gente, come tutta la gente che vive in nazioni progredite, impegna il proprio tempo in modo costruttivo, non cercando di distruggere quello che gli altri hanno costruito con tanta fatica.
Non si tratta di Nord e Sud, si tratta di Italia, di un paese dominato dalle logiche di potere, dove ogni persona che possiede un conto in banca con qualche zero in più si sente autorizzato a disprezzare tutto quello che gli altri sono o sognano di essere e di fare.
Io mi vergogno di essere italiana e mi vergogno di vivere in un posto come questo!

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