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venerdì 30 ottobre 2015

Le dimissioni di Marino e le elezioni del sindaco di Roma

E' di ieri la notizia del ritiro delle dimissioni del sindaco di Roma Marino.
Mi chiedo quale credibilità abbiamo agli occhi del mondo quando trasmettiamo un'immagine così poco seria.
Vorrei sapere se in qualsiasi altro paese del mondo accade una cosa del genere...
Immaginate un francese che legge l'articolo su Le Monde stamattina, un inglese, un americano, un tedesco o un qualsiasi altro cittadino di un paese straniero...
Come sempre siamo ridicoli agli occhi del mondo!
Non entro nel merito della situazione, non ora, ma ritengo che se un uomo da una parola deve poi rispettarla. Che uomo è uno che si "rimangia" la parola?
L'attaccamento alla poltrona da parte dei politici italiani è davvero morboso e  imbarazzante. Il politico medio pur di avere o di conservare la propria poltrona è disposto a tutto e non sto esagerando...
Ricordo le elezioni a sindaco di Roma di qualche tempo fa.
Non voglio parlare dei candidati, nè delle varie parti politiche, non sono schierata e non voglio neppure schierarmi, visto che da destra a sinistra, passando per il centro, mi fanno davvero vomitare tutti!
Voglio solo raccontare degli episodi legati alle elezioni del sindaco di Roma che fanno davvero capire come questa carica venga conquistata senza badare ai mezzi usati per ottenerla.
Non so se ho mai specificato che ho vissuto 4 anni a Roma, se non l'ho fatto, lo faccio adesso.
Mi sono trasferita a Roma per raggiungere il mio fidanzato, diventato poi mio marito, un po' di tempo fa e quella che doveva essere una permanenza temporanea si è trasformata poi in una esperienza capitolina di 4 lunghi anni.
In 4 anni, di cose ne ho viste davvero tante, tra cui l'elezione di un sindaco.
Un giorno mentre tornavo a casa ricevo una telefonata, era una persona che conoscevo che mi chiedeva se in quel momento mi trovavo a Roma.
Senza pensarci risposi prontamente di "sì" e quella risposta mi costò un giro gratuito nel mondo delle campagne elettorali.
Parlo di giro, perchè in effetti di questo si tratta.
Per chi non lo sapesse, durante le campagne elettorali i sostenitori dei candidati organizzano delle cene e delle serate in cui si ha intrattenimento e poi il fatidico discorso in cui dopo tutta una serie di bugie prettamente elettorali si distribuiscono gadget e si elemosina il voto.
Non avevo la residenza nel comune di Roma, ma questo poco importava, la cosa che davvero conta è conoscere delle persone che possono fornire voti e l'invito si estende così a macchia d'olio.
Per ogni persona invitata da un sostenitore, se ne presentano almeno 10, perchè ognuno estende l'invito ad altri conoscenti. Diciamo che è un invito "contaggioso"!
La prima cena fu discreta, forse per non intimorire i nuovi arrivati. Si tenne a casa di un piccolo esponente politico che naturalmente sosteneva un candidato a sindaco della circoscrizione.
La cena fu presentata sottoforma di buffet, spaziando dal dolce al salato, come bibite c'era una grossa varietà, dai succhi di frutta ai vini fino al prosecco, naturalmente di ottima qualità.
Dopo essere stata a una cena la pressione diventa tanta perchè ricevi altri inviti per altri eventi.
L'idea era riunire la comunità calabrese che vive a Roma e ottenere i voti per il candidato a sindaco sostenuto da quella parte politica. Il prescelto si presentava agli occhi di tutti come una persona semplice e a modo, faceva di tutto per accattivarsi la simpatia di quella parte dell'elettorato, addirittura durante i suoi interventi scimmiottava un dialetto parlato per lo più nel catanzarese.
La seconda cena fu tenuta al famigerato "Cafè de Paris", tutti conoscono la triste storia dello storico locale sull'elegante Via Veneto, per cui potete capire la motivazione per cui era stato scelto.
Quella sera fu un trionfo del trash, roba da non credere, ho visto cose che realmente fanno pensare a come la politica sia davvero qualcosa di sporco in Italia.
Appena arrivata notati fuori dalla porta due signorine molto avvenenti in abiti succinti: erano escort!
Dalla Calabria erano arrivati dei noti politici, esponenti sia di destra che di sinistra, tutti uniti per sostenere a Roma quel candidato a sindanco che secondo la solita logica poteva poi favorire i loro affari.
Durante la serata furono serviti fiumi di champagne Veuve Clicquot, Moet & Chandon, Pommery e con il dolce arrivò anche il Cristal!  Le tavole disposte a buffet furono imbandite con un po' di tutto, dai vitelli tonnati agli arrosti, dalle mozzarelle di bufola alle forme di pecorino e parmiggiano, dagli affettati ai funghi e contorni trifolati, poi arancini, pizzette, patatine, stuzzichini di tutti tipi e vini pregiati, rossi e bianchi.
La cena si concluse con un trionfo di dolci di tutti i tipi e infine una torta gigante tagliata, solo dopo la foto di rito, da quello che sarebbe stato poi il futuro sindaco.
Chi pagò per tutto quello spreco? Naturalmente il partito e i cittadini!
Migliaia di gadget furono distribuiti, dalle penne ai cappellini, ai braccialetti tricole intrecciati, dagli specchietti da tenere nelle borsette alle mini torce e ai calzascarpe, c'era più assortimento di un bazar!
Anche questa merce, come le cene erano pagate dal partito e dai cittadini.
Terzo invito e terza cena, la situazione ormai stava sfuggendo di mano, dall'elegante Cafè de Paris, eravamo passati a un locale usato anche come balera o nei veglioni di capodanno. L'esercito degli invitati e dei sostenitori era cresciuto, per cui occorrevano spazi molto più ampi.
Quella sera fu un delirio, centinaia di pizze furono servite, migliai di spiedini di carne e poi affettati e formaggi, tagliate di manzo e polpette, arancini e patatine, rustici e olive... La gente era tanta e tale che si faceva a turno per entrare in sala e di sottofondo a tutta la serata c'era un alternarsi di tarantelle e musica popolare calabrese, vi giuro ho sperato fino all'ultimo che fosse una candid camera, non potevo credere che di quello schifo è fatta la politica italiana!
Quarto invito e  quarta cena: l'apoteosi dello squallore!
Fu l'ultima volta che presi parte a quel tipo di evento, avevo partecipato perchè a chiedermelo era stata una persona a me cara e non avevo potuto negargli un favore, ma non reggevo più a quegli spettacoli e a quello squallore.
L'ultima cena a cui andai si tenne  all'Eur, era pienissimo di gente, sebbene fosse un locale immenso.
Le persone erano accalcate sul vialetto in fila scoordinata (come sempre in Italia) per entrare. Vidi sfilare costruttori, personaggi noti e meno noti dello show business, gente di dubbia fama in abiti di dubbio gusto!
Sembravano tante anime in fila per il purgatorio, fu allora che mi rifiutai di entrare.
Presi il cellulare e mandai un sms alla persona che mi aveva invitato, spiegai che ero fuori e che c'era troppa confusione per cui andavo via, sicura che la mia assenza sarebbe passata inosservata.
Dopo qualche giorno incontrai una ragazza che conoscevo, scambiammo qualche parola, poi mi invitò a una cena organizzata dal candidato a sindaco che lei e la sua famiglia sostenevano, sorrisi e rifiutai con una scusa banale. Quella fu la prova che le cose funzionavano allo stesso modo sia a destra che a sinistra: sempre lo stesso sperpero di denaro pubblico, sempre lo stesso squallido rituale per accaparrarsi i voti e raggiungere la tanto ambita poltrona... dopo tutto non poteva essere altrimenti: siamo in Italia!
 

mercoledì 28 ottobre 2015

Organizzare e gestire un matrimonio

Nei giorni scorsi vi avevo parlato di abiti da sposa rinviando a un successivo articolo tutto ciò che riguarda il matrimonio. Se siete pronti ad affrontare l'argomento, oggi vi parlerò di tutto quello che ruota intorno al fatitico "Sì".
Innanzitutto voglio mettervi in guardia sul fatto che appena pronunciate la parola "matrimonio" chiunque abbiate davanti inizia a raddoppiare il costo di qualsiasi oggetto o servizio disposto a proporvi.
Non capisco come mai un'acconciatura dalla parrucchiera abbia un costo che si aggiura intorno alle 30 euro, ma come si parla di matrimonio lo stessa pettinatura raggiunge le 300 euro, minimo!
Mi chiedo se alle spose occorre pettinare singolarmente ogni capello, perchè per quella cifra forse davvero dovrebbero farlo!
Non sono mai stata dall'estetista, non perchè non abbia mai avuto modo di farlo, ma semplicemente perchè non mi vedo truccata e pettinata da star, ma conosco persone che per avere un po' di rossetto e gli occhi cerchiati di nero hanno pagato ben 1000 euro!
Vi rendete conto? Magari se non avesse precisato di essere una sposa per la stessa prestazione avrebbe pagato solo 20 euro, ma tutti sanno che per il giorno più ambito da ogni romantica ragazza tutti sono disposti a spendere cifre da capogiro, per cui perchè non chiedere un po' di più?
Mi sono sposata 3 anni fa e non ho avuto un'estetista, ho chiesto a una mia amica di dare al mio viso un tocco di colore e miracolosamente ho raggiunto lo stesso risultato risparmiando una cifra che ho destinato a un meraviglioso viaggio di nozze!
Se ci pensate bene è assurdo:1000 euro per un trucco di scena in cui neppure ci si riconosce!
Un'altra spesa che si può assolutamente evitare è il noleggio della macchina...
Se visitate i siti internet dedicati al noleggio auto vi accorgerete che i prezzi delle varie automobili sono proporzionati alle dimensioni del veicolo e al tempo che decidete di trattenerlo. Se fate l'errore di recarvi in aeroporto o da qualsiasi altro esercizio commerciale adibito al noleggio auto e pronunciate la parola "matrimonio", allora vedrete che la cifra per ottenere lo stesso servizio cresce in modo nettamente esagerato!
Vi renderete conto che il vostro interlocutore con una cifra minima di 300 euro euro non sarà disposto neppure a darvi una panda!
La soluzione?
Fate un rapido promemoria di parenti e amici, valutate le auto in loro possesso e chiedete loro di farvi da autisti!
Per il mio matrimonio ho avuto una bellissima Audi nera arrivata direttamente dalla Germania grazie a una amica che per il matrimonio è venuta a trovarmi e si è offerta di farmi da autista!
Altra spesa che può essere assolutamente ridotta è quella relativa alle bomboniere.
In un qualsiasi negozio ogni articolo viene proposto con scatola, nastri, fiori e confetti a una cifra che supera di gran lunga il suo valore.
Se andate in una qualsiasi merceria e acquistate del nastro di raso vi renderete conto che il prezzo è di pochi euro al rotolo e che con un rotolo potete confezionare diverse bomboniere.
La bomboniera che avevo scelto in qualsiasi negozio mi era stata proposta a 36 euro al pezzo. Se considerate che avevo da fare 100 bomboniere vi renderete conto che era del tutto improponibile!
Mi sono documentata su internet e  contattando la fabbrica ho scoperto che la stessa bomboniera sul loro sito era venduta a 16 euro (Iva inclusa).
Ho acquistato separatamente il nastro, i confetti, i veli e i bigliettini spendendo in totale circa 100.
Con un po' di pazienza, nei ritagli di tempo ho confezionato da sola tutte le bomboniere risparmiando circa 2000 euro!
Il matrimonio è un business che a volte ridece sul lastrico le famiglie e gli stessi giovani sposi. Siate parsimoniosi se dovete fare questo grande passo o se da genitori dovete finanziare questo lieto evento.
Posso dirvi con estrema sincerità che con un pò di razionalità riuscirete a fare un bellissimo matrimonio e a non spendere tutti i vostri risparmi, basta guardarsi intorno e non farsi prendere dal panico. Mi raccomando: il giorno più bello della vostra vita non deve essere quello che segna il vostro tracollo finanziario!


sabato 24 ottobre 2015

I controlli nelle aziende e i certificati di qualità

Come ho detto in altre occasioni lavoro in una piccola azienda, con un contratto fino a qualche tempo fa, incredibilmente falso e negli ultimi mesi  addirittura in esistente (lavoro in nero)!
Dove sono le istituzioni e gli enti preposti ai controlli? Semplicemente non esistono... o meglio non esistono per i lavoratori perchè per i datori di lavoro ci sono e si lasciano, come sempre, corrompere!
Ho lavorato con un contratto part-time fino a qualche tempo fa. Era un contratto part-time, sebbene lavorassi e lavoro più di 40 ore a settimana, senza giorno libero, senza malattia e senza diritti!
Semplicemente quando sono malata o sono costretta ad andare a lavorare o, se soono proprio moribonda, il giorno di assenza mi viene tolto dalla busta paga!
In 3 anni che lavoro in questo posto nessuno è venuto mai a fare un controllo, sebbene questa stessa azienda abbia già una causa di lavoro in corso con dei dipendenti che poi ha provveduto prontamente a licenziare!
In Italia funziona in questo modo, se tu denunci una situazione di abuso da parte del datore di lavoro vieni punito e perdi il lavoro, perchè nessuno sarà pronto a difenderti o a difendere i tuoi diritti.
Le istituzioni sono latitanti e corrotte, questo lo sanno tutti, così indisturbati i datori di lavoro si arricchiscono alle spalle dei lavoratori che come schiavi stentano ad arrivare alla fine del mese...
Siamo al 24 ottobre e del mio stipendio, seppur misero, di settembre non c'è ancora traccia!
Se i conti correnti di tutti sono sottoposti a controllo perchè nessuno si accorge che lo stipendio ogni mese tarda ad arrivare?
Mentre io non ho i soldi per mangiare, il mio datore di lavoro investe in polizze assicurative e con gli interessi del mio stipendio e di quello di tutti gli altri lavoratori della sua azienda acquista altri beni e altre polizze...
Ogni anno poi si ripete la pagliacciata dei controlli per le certificazioni di qualità, uno spettacolo davvero vomitevole, dove una ragazzina con un tatuaggio sul culo in bella vista si presenta qui con borsa di Gucci e macchina da migliaia di euro, si siede, fa la gatta morta, dispensa sorrisi e poi resta a pranzo a casa del titolare dell'azienda! Naturlamente prima di andare via si riempie il bagagliao della macchina e i certificati di qualità magicamente arrivano: questa è l'Italia!
Nessuno vede la muffa su per il muro, nessuno vede i bagni sporchi, nessuno vede il pavimento macchiato con l'acido che ho dovuto respirare, nessuno vede nulla!
Da segretaria pulisco i pavimenti con uno straccio lurido e puzzolente, impossibile da sbiancare, impossibile da rendere più profumato.
In vista dei controlli uno dei titolari va nel panico e sentendo l'odore nauseabondo emanato dal pavimento pensa di risolvere il problema versando un concentrato non diluito di un detergente industriale. E' il delirio. Gli odori chimici del composto fanno lacrimare gli occhi e macchiano il pavimento, la titolare per rimediare decide addirittura di spruzzare sopra un deodorante per ambienti!
L'ignoranza regna sovrana, naturalmente nessuno sa che si scatena una reazione chimica... ma non esageriamo, la chimica è una materia del tutto sconosciuta in questo posto dimenticato da Dio e governato dalla suprema ignoranza.
Ho dovuto alzare la voce per impedire che venisse spruzzato il deodorante per ambienti e con una spugna a mani nude (non avevo neppure un paio di guanti) ho cercato di rimuovere dal pavimento quell'acido che ormai aveva creato un ambiente invivibile.
600 euro in nero (che tra l'altro sono anche variabili, se per qualche motivo lavoro in meno la cifra viene ridotta) per respirare veleno, pulire un pavimento di merda e prendere ordini da un branco di ignoranti, mentre l'ingegnere che segue il progetto qualità se ne sta come un ebete a guardare...
Questa è l'Italia e questa è la mia triste esistenza in questo orribile paese.
Viva le istuzioni, viva il governo, viva l'Italia!!!

giovedì 22 ottobre 2015

Il matrimonio e Le spose di Giò

Se seguite con regolarità il mio blog, vi sarete sicuramente accorti che per qualche giorno non ho scritto nuovi pezzi, il motivo sarà noto a tutti... Oggi riprendo...
Non si tratta di mancanza di ispirazione, ma di semplice e puro rispetto nei confronti dei miei lettori,  mi sentivo troppo triste e la tristezza non è mai una buona amica!
Sabato sera sono uscita con degli amici e chiacchierando ho scoperto che ci sono persone che a distanza di 3 anni sono ancora turbati dal mio matrimonio.
Non sono una principessa e non ho fatto nozze principesche, ho semplicemente scelto ciò che ritenevo più in linea con i miei gusti e con quello dei miei invitati.
Non so se siete mai stati a un matrimonio nel Sud Italia, ma sono davvero un po' diversi da quelli del Nord e sicuramente molto diversi da quelli celebrati nel resto del mondo.
Avete mai visto il film "Il mio grosso grasso matrimonio greco"?
La maggior parte dei matrimoni nel Sud Italia si svolge esattamente in quel modo e con la stessa quantità di cibo!
Sembra che si debba mangiare fine a ridursi in fin di vita e quando finalmente arriva il momento della torta, già senti che in cucina preparano l'aglio per fare la spaghettata di mezzanotte e i panini per gli spuntini tra una tarantella e l'altra!
Si risparmia una vita per fare un matrimonio sfarzoso e oserei dire anche a tratti pittoresco!
L'attenzione di tutti è concentrato sulla sposa che nella maggior parte dei casi compare in un trionfo di perle, pietre, cristalli, pizzi e merletti. Il volto è cosparso di ogni tipo di trucco e al collo e nei capelli c'è ogni tipo di grosso brillante rigorosamente dorato.
Chi mi conosce sa che sono una persona molto semplice e molto semplici sono i miei gusti.
Ho convissuto 12 anni con quello che poi è diventato mio marito, per cui mi sembrava del tutto inappropriato arrivare all'altare in abito bianco, così ho scelto un abito semplice e colorato, nello specifico rosa chiaro.
Non amo pizzi e merletti, così da sempre sognavo di indossare un abito liscio, che non avesse alcun tipo di applicazione, un abito di quelli che fin da bambina avevo ammirato sulle riviste di abiti da sposa.
Ho iniziato a lavorare a 12 anni in un negozio di bomboniere, la mia mansione era comporre i veli con i confetti. Nel negozio c'erano sempre riviste di bomboniere e di abiti da sposa, così m'incantavo a guardare degli abiti semplici e incredibilmente romantici: gli abiti di Le spose di Giò.
Sono abiti un po' diversi, lontani dallo stile prediletto dalla maggior parte delle spose, ma io li ho sempre adorati, così quando è venuto anche per me il momento di convolare a nozze, ho deciso di indossarne uno.
Mi sono sposata a 33 anni, quindi avevo da parte 21 anni di faticosi risparmi, avevo contribuito alle spese per sostenere i miei studi universitari, avevo pagato un master e una permanenza annuale in una città del Nord Italia, ma i soldi per l'abito che sin da bambina avevo sognato li avevo e sapevo che lo avrei comprato.
Alla fine, mia madre si offrì di regalarmelo, così con i miei risparmi pagai il ristorante, ma su quello mi soffermerò in un secondo momento, per quello dovrò scrivere almeno un paio di pezzi!
Tornando al mio abito, non penso di averne mai visto uno che mi fosse piaciuto più di quello e a quanto pare è piaciuto anche a qualc'un altro visto che dopo 3 anni non manca occasione di criticarmi e di criticarlo!
Ci sono persone che non riescono a vivere con il pensiero che qualcuno possa aver fatto qualcosa di non convenzionale che abbia potuto attirare l'interesse o l'attenzione di qualcuno.
Ci sono persone che sono invidiose croniche, sono malate di "fatti altrui" e non mancano occasione per criticare e fare a pezzi tutto quello che non hanno il buon gusto di apprezzare semplicemente.
Con il tempo mi sono resa conto che questo genere di persone appartiene alla categoria che mio nonno definiva "le pezzenti arricchite"!
Mio nonno era un contadino, uno di quelli che aveva fatto la guerra, uno di quelli che aveva visto morire un fratello in guerra. Era il secondo di ben 16 figli, era cresciuto senza padre e senza istruzione, ma sapeva leggere e scrivere e aveva una sorta di venerazione per la scuola e per i libri.
Ricordo che diceva sempre "Leggete e imparate quello che è scritto sui libri e poi battetevi per i vosti diritti".
Ma non divaghiamo, sebbene parlare di lui mi riempie sempre il cuore di gioia.
Tornando a quelli che lui definiva "i pezzenti arricchiti", posso dire con estrema sincerità che sono quelle persone che sono cresciute come lui nella miseria, ma che per un motivo o per un altro sono riusciti ad avere un piccolo riscatto sociale (generalmente hanno sposato persone facoltose e sicuramente non per amore), così rinnegano le loro umili origini e si atteggiano a padroni del mondo.
Di persone del genere ne ho conosciute e ne conosco tante, alcune sono diventate persino, mio malgrado, parenti e vi posso garantire che non è piacevole stare in loro compagnia!
Sono nipote di 4 contadini e sono fiera e orgogliosa di esserlo, sono una persona che ha studiato con tanti sacrifici, che vive lavorando onestamente e che crede ancora in quei valori che purtroppo oggi sono condivisi da pochi.
Non credo che il mio abito da sposa potesse essere considerato migliore o peggiore di altri, era solo un vestito che rispecchiava i miei gusti, ma per qualcuno ha significato altro...
Se devo essere sincera, conoscendo la cattiveria della persona che non ha risparmiato in questi 3 anni critiche, suppongo abbia significato qualcosa che da nubile non ha potuto avere e che da sposata con il "pollo di turno" avrebbe voluto e potuto avere!
Mi fanno pena queste persone, provo pietà per la loro stupidità e soprattutto per la loro ipocrisia, perchè quelle stesse persone che nutrono una sorta di invidia incondizionata e infinita verso chiunque, sono spesso le stesse che poi trovi in chiesa la domenica a battersi il petto o peggio ancora a sfoggiare i costosi e griffati abiti nuovi...
 
 
 


martedì 20 ottobre 2015

Un progetto importante

Non avrei mai pensato nella vita di arrivare a questo punto.
Sono laureata in economia, ho conseguito un diploma di master in marketing, ma dopo 13 anni di lavoro non qualificato e poco retribuito sono ancora precaria.
La tristezza e lo sconforto mi accompagnano tutti i giorni per tutto il giorno.
Ho imparato a sopravvivere in una società italiana che nega tutto a tutti coloro che percorrono onestamente il proprio cammino. Credetemi, fa male vivere di stenti e arrivare a perdere persino la dignità elemosinando un lavoro in nero, poco retribuito e non qualificato
Per poter andare avanti mi sono rifugiata nei sogni e sognando è nato il mio primo romanzo Lawrence e la magia delle stelle cadenti.
La monotonia e l'aridità degli ambienti mi ha spinta a desiderare di vivere altrove, ma solo con l'immaginazione, perchè cambiare vita e iniziare tutto da capo è difficile, soprattutto per chi come me ha un marito altrettanto laureato (in giurisprudenza) e disoccupato.
Ho ripreso a scrivere per sopportare la quotidianità e fantasticando hanno preso vita altri due romanzi "Intrighi e sortilegi di un tempo lontano" e "L'alba del giorno dopo" riuniti entrambi sotto il titolo "Noviluni" (l'idea è quella di dar vita a una trilogia e la terza parte è già in lavorazione).
La mia vita non è una favola e il lieto fine tarda ad arrivare. Per me non è stato come la Rowling, sono ancora in cerca di un editore e a dire il vero inizio a disperare, anche perchè le spese per promuovere i miei libri sono tante (registrazione delle opere per la tutela dei diritti d'autore, invio di una copia a tutte le case editrici italiane e straniere, traduzione in lingua inglese, invio del manoscritto a case di produzioni nazionali ed estere).
Purtroppo nessuna casa editrice e nessuna casa di produzione prende in considerazione romanzi di scrittori esordienti senza la raccomandazione di un personaggio noto nell'ambiente o di un agente letterario.
Ho cercato aiuto a delle agenzie letterarie, ma offrono un servizio di valutazione a pagamento e il prezzo richiesto è fin troppo alto per una che come me vive con 600 euro al mese (e tra l'altro il servizio di valutazione non garantisce alcun diritto di rapresentanza).
Sono laureata dal 2003 e in tutti in questi anni ho sempre lavorato come ho potuto (cameriera, commessa, cassiera, baby sitter, segretaria) e dove ho potuto (ho vagato per l'Italia in cerca di un impiego stabile che non è mai arrivato e mi sono vista costretta a tornare in Calabria, dove vado avanti a fatica conducendo una vita di privazioni) investendo quello che sono riuscita a risparmiare in questo progetto in cui credo e in cui spero.
Ho pensato di lanciare via web un appello a tutti coloro che come me credono nei sogni e sono disponibili ad aiutarmi.
Di seguito invio il mio numero di conto corrente, ho bisogno di 1.300 euro, se potete e volete aiutarmi, per me va bene tutto, anche un euro, perchè un euro dato da 1.300 persone sono esattamente la cifra che mi serve per accedere al servizio di valutazione di cui purtroppo non posso fare a meno. Se non potete o non volete aiutarmi economicamente, vi prego almeno di far girare e condividere questo messaggio, in modo da riuscire a raggiungere il cuore di chi è disposto a farlo.
So che non mi conoscete e qualcuno di voi sta dubitando della mie intenzioni. Se volete saperne di più potete leggere il mio blog, racconto un po' di esperienze di vita vissuta, di quello che ho sopportato e che sto sopportando cercando di andare avanti e di non scoraggiarmi. L'Italia non è un paese che premia le persone oneste e leali, lo sanno tutti e potete verificarlo leggendo i miei articoli... I miei libri tra l'altro sono in vendita su Amazon, ho provato a venderli in questo modo, ma è impossibile se sei un perfetto sconosciuto, per questo vi sto chiedendo aiuto...
Grazie a tutti per tutto quello che farete per me, ho fiducia in tutti voi, vi prego non deludetemi.
Nadia Veltri
 
Veltri Nadia
IBAN: IT61 X010 1080 6011 0000 0003 543
BIC (SWIFT) IBSPITNA

giovedì 15 ottobre 2015

La sfortuna ci vede benissimo

Non penso di ricordare un periodo più nero di questo.
Qualcuno una volta ha detto "la fortuna è cieca, ma la sfortuna ci vede benissimo", suppongo avesse ragione!
Chi ha avuto modo di vedere il pezzo predente, ho perso la mia Micia, è il dolore è ancora tanto.
Qualcuno lo troverà stupido, perchè era un gatto, ma vi assicuro che per me non è una cosa stupida.
Quando prendi in custodia un animale e lo fai in modo serio e responsabile, ti rendi conto che hai delle responsabilità etiche e morali nei confronti di un piccolo essere che in cambio ti da l'affetto che forse alcune persone non sono nemmeno capaci di provare.
Ho curato Micia per 5 anni e mi sono fatta in 4 per lei. Vederla mi riempiva il cuore di gioia, con quel suo musino dolce e con quella sua codina sempre alzata in segno di affetto. Puoi avere dei giorni bui, ma lei è lì a farti le fusa e ogni volta che ti da affetto tu ti rendi conto che forse tutto il grigiore che ha pervaso la tua giornata può essere messo da parte per far spazio a qualche coccola gratuita di chi prova un affetto sincero.
Non averla più vicina è un dolore che riempie gli occhi di lacrime e che fa venire il groppo in gola.
E' una sensazione di vuoto che solo chi ha amato e ama gli animali può capire... se non li amate sappiate che vi perdete una parte della vita che vale davvero la pena di vivere.
E' di qualche giorno fa la notizia che in Danimarca lo Zoo vuole abbattere un leone solo perchè in esubero, mi chiedo come tutto questo sia possibile. Come si può decidere di togliere la vita a un essere vivente solo perchè si ritiene che sia in esubero?
Chi ha stabilito che lo è? Forse in esubero è la persona che ha disposto di sopprimerlo, siceremente sono persone del genere che andrebbero soppresse!
Ho pianto e piango lacrime amare per aver dovuto sopprimere il mio piccolo tesoro, ma la malattia era andata fin troppo avanti e anche mangiare era diventata un'operazione estremamente difficile...
Non riesco a pensare come un individuo abbia invece pensato di togliere la vita a un animale perfettamente sano e in salute per il semplice motivo che non vuole più che faccia parte del suo Zoo... ma stiamo scherzando?
Dove sono le varie associazioni per i diritti degli animali?
Non sono una fanatica, ma mi batto per le cose giuste: chi siamo noi per decidere che l'uomo deve moltiplicarsi e affollare il pianeta mentre le altre speci devono essere soppresse?
Sogno un mondo buono, un mondo diverso, sogno un mondo che non esiste e che sono gli animali sono in grado di vedere, perchè in loro c'è quella genuinità che gli uomini non sanno più vedere accecati dall'egoismo e dall'avidità.
Ringrazio Micia per avermi insegnato ad amare gli animali. Prima che lei arrivasse nella mia vita ero una persona diversa, forse a tratti anche superficiale, lei ha saputo farmi capire quale fossero le cose davvero importanti e a tutti consiglio di dare spazio a un piccolo amico nella propria vita... non occorre che sia cucciolo, vi assicuro che qualsiasi animale abbandonato saprà riempire il vostro cuore di gioia, come Micia ha fatto con il mio...
E' arrivata da me in un pomeriggio di autunno, sola e infreddolita. Era stata abbandonata da una persona cattiva che aveva pensato prima di prenderla con sè, poi stanca del suo giocattolo l'aveva buttata via come fosse spazzatura. Micia non miagolava perchè le erano state recise le corde vocali, quale crudele essere vivente può decidere di fare a un altro una cosa del genere?
La cattiveria umana può essere davvero infinita!
Gli animali non solo giocattoli e non possono e non devono diventare spazzatura. Sono esseri viventi, che hanno un cuore e delle emozioni... cosa che spesso manca agli esseri umani...

mercoledì 14 ottobre 2015

Micia

Lei è Micia, il mio piccolo tesoro. E' arrivata a casa mia 5 anni fa, era sola è impaurita. Qualcuno l'aveva cresciuta, fatta castrare e aveva fatto incidere le sue corde vocali in modo che non potesse miagolare, poi l'aveva buttata via.
E' rimasta con me 5 anni, ma un tumore l'ha completamente devastata. Ho cercato di curarla, ma non ce l'ho fatta e alla fine ho dovuto farla sopprimere.
Non dimenticherò mai la mia piccola Micia, la sua dolcezza e il suo essere sempre speciale.
Non so chi aveva avuto il coraggio di farle del male e poi buttarla via.
Mi ha dato tanto, senza mai chiedere nulla in cambio. Non dimenticherò mai il mio piccolo tesoro... Ti voglio bene Micia...

lunedì 12 ottobre 2015

Il mercato del lavoro in Italia e nel meridione

L'Italia si sa è il paese dei balocchi per tutti quelli che purtroppo si trovano in una posizione di potere. Prendiamo ad esempio i datori di lavoro. Quello che accade nel meridione è scandaloso e quando qualcuno che siede in Parlamento si permette di chiamarci "Bamboccioni" mi viene un forte desiderio di prenderlo a calci ne culo fino a provocarmi una frattura!
Il meridione è terreno libero, in cui le istituzioni sono presenti solo in parte e solo per chi non ha una grossa rilevanza sociale e politca.
Mi spiego meglio e lo faccio con tutta una serie di esempi che dovrebbero lasciare intendere quello che realmente accade in queste terre dimenticate da tutti.
I datori di lavoro in queste zone sono gli elementi forti di ogni contrattazione ed essendoci un livello di disoccupazione che fa davvero paura, si sentono autorizzati a sopraffare i lavoratori.
Conosco persone che lavorano per un compenso di 2 euro l'ora, naturalmente in nero. Nella migliore delle ipotesi le aziende della zona registrano i dipendenti con un contratto part-time, mentre costringono i lavoratori a turni di lavori estenuanti che vanno dalle 10 alle 14 ore.
Le buste paga sono naturalmente falsificate.
In questo modo un lavoro part-time con una busta paga di 800 euro è in linea con la retribuzione effettiva percepita da un lavoratore che ha lavorato però più del doppio del tempo dichiarato.
Malattia, turni di riposo e indennità varie sono registrate regolarmente in busta paga, sebbene il lavoratore non ne abbia mai usufruito e sia stato presente sul posto di lavoro anche durante i giorni festivi.
Tutto questo avviene con la complicità dei commercialisti che costruiscono le buste paga in base alle direttive del datore di lavoro, dimezzando il monte ore lavorate e aggiungendo permessi e malattie inesistenti. L'aiuto più grande però viene daglin organi dello stato preposti ai controlli, ovvero gli ispettori del lavoro, la finanza e tutto il carrozzone che c'è dietro di loro. 
I controlli vengono regolarmente falsificati o addirittura non effettuati. Le irregolarità vengono fatte magicamente sparire in cambio consistenti regali.
Io stessa mi sono trovata in situazioni del genere e anche se sono passati anni e anni sono ancora sfruttata, sottopagata e da qualche tempo anche in nero!
Direte che bisognerebbe denunciare, ma in una terra in cui le istituzioni sono assenti non ha alcun senso farlo. Il risultato di una denuncia è la perdita del lavoro che seppur minimamente retribuito resta l'unica fonte di guadagno.
Un lavoratore che denuncia, inoltre, avrà seri problemi a trovare un nuovo lavoro, poichè sarà additato come colui che ha minacciato l'ormai consolidata supremazia dei datori di lavoro che si arricchiscono alle spalle dei dipendenti.
Lavoro da quando avevo 12 anni, per finanziare i miei studi prima e per sopravvivere poi, ma se controllate la mia situzione contributiva è un vero disastro: tutto il lavoro svolto con tanto sacrificio non risulta da nessuna parte!
Centinaia di persone si trovano nella mia stessa situazione e mentre noi stentiamo ad arrivare alla fine del mese i datori di lavoro accumulano capitali che nascondono sapientemente in polizze assicurative di ogni tipo e in prodotti finanziari particolari, i più tradizionalisti li nascondono addirittura in casa, in modo tale che nessuno possa sapere a quanto ammonta il loro enorme patrimonio.
Benvenuti in Italia, il paese dove tutto è possibile, il paese governato da un sistema oligarchico e dove la democrazia è (e sarà sempre) una pura e semplice utopia!

domenica 11 ottobre 2015

Roma: il sindaco e il popolo italiano

In una tranquilla domenica di ottobre una persona normale, dopo una settimana di intenso lavoro, cerca di riposare e di raggiungere il tanto atteso relax.
Stamattina mi sono alzata e come tutte le lavoratrici, ingiustamente sfruttate e sottopagate, ho cercato di godermi il mio giorno di riposo.
In questo momento sono sul divano e davanti a me ho un televisore acceso che vomita immagini provenienti da Roma, dove un insieme di persone (chiamiamole persone perchè mi sono ripromessa di non essere scurrile) manifesta davanti al comune in favore del sindaco Marino...
Mi chiedo se questa gente sia provvista di attività celebrale o meno.
Mi sto sforzando di pensare che abbiano dei defict mentali o un qualsiasi altro tipo di problema che impedisce al loro cervello (ammesso ne abbiano uno) di recepire ed elaborare le informazioni.
Non voglio pensare che il popolo italiano sia composto da gente talmente ottusa da non capire che quel signore che per un periodo di tempo (a mio avviso fin troppo lungo) ha guidato il comune capitolino usando a suo piacimento i fondi pubblici, ha sbagliato e per questo motivo deve essere rimosso dal suo incarico e deve essere allontanato dalla scena politica.
Non penso ci voglia una preparazione particolare per capire che ha speso 22.000 euro di fondi pubblici per fare un viaggio in America, a suo dire invogliato da un  fantomatico invito del Santo Padre. A parte che il nostro amato Papa ha smentito categoricamente questa sua affermazione, ma se proprio voleva fare questo viaggio, come mai non ha provveduto a pagarlo con il suo stipendio, non mi pare che percepisca un'inezia!
Lo stesso sindaco pare abbia rivendicato l'intenzione di restituire la cifra in questione e quindi forse in un attacco di onestà ha ammesso di aver sbagliato! Qualsiasi essere vivente dovrebbe essere in grado di capire che se fosse stato corretto spenderli, non ci sarebbe stato motivo di mostrare un benchè minimo pentimento!
Ho vissuto 4 anni a Roma dal 2006 al 2010. Sono tornata nella capitale più volte, ma mai come quest'anno l'ho trovata degradata e sporca.
Avete mai provato ad andare alla Stazione Termini in questi ultimi tempi?
E' decisamente impraticabile.
Il grado di degrado percepibile nei pressi della stazione è davvero sconvolgente.
Ho lavorato 2 anni in via Nazionale e andavo lì a piedi tutte le sere a prendere l'autobuso o la metro, non ho mai avuto timore di correre alcun pericolo, ora ho paura anche a passarci in pieno giorno!
La delinquenza ha raggiunto penso i massimi storici, di sporcizia meglio non parlarne!
Secondo le persone che stamattina erano lì vicine al loro sindaco (uso il termine "loro" erchè non voglio pensare che tutti i romani abbiano la stessa opinione), tutto questo è sinonimo di buona amministrazione?
Siamo diventati lo zimbello di Europa e del mondo intero.
Come ho già detto ieri, nel mondo civilizzato i rappresentanti politici che hanno addebitato una cifra seppur minima di spese personali ai conti pubblici (ricordiamo il caso inglese di un paio di sterline per l'acquisto di una scatoletta di cibo per gatti) sono stati rimossi dai loro incarichi e allontanati.
In Italia la gente scende in piazza per mostrare solidarietà e per sostenere azioni personali volte a ledere interessi pubblici, vi rendete conto della gravità della cosa?
Mi vergogno ancora una volta di essere italiana, perchè  purtroppo devo ammettere che il marcio dell'Italia non è solo nelle istituzioni, ma nella maggior parte delle persone che compongono questa nazione...
L'Italia non ha futuro e non lo avrà mai se l'ignoranza e la stupidità continueranno a dilagare fra la gente.
Un grande uomo di nome Albert Einstein disse "Due cose sono infinite:l'Universo e la stupidità umana, ma riguardo l'Universo ho ancora dei dubbi!"

sabato 10 ottobre 2015

Francia e Italia: due nazioni a confronto

Italia e Francia hanno avuto entrambe una storia travagliata. Se percorriamo a ritroso gli anni di vita di queste nazioni ci rendiamo conto che grandi uomini e grandi donne hanno lottato per creare tutto quello che abbiamo oggi e noi cosa facciamo per difenderlo? Mi viene in mente un'espressione tipica del grande Alberto Sordi, tratta da "Il marchese del Grillo", ma è scurrile, per cui non la uso, ma chi l'ha visto può ben intuire qul è!
E' degli ultimi giorni la notizia dell'assalto dei due manager di AirFrance da parte dei lavoratori della compagnia. Decine di volte le immagini sono passate sui teleschermi di tutto il mondo, tutti abbiamo visto due uomini, con i vestiti lacerati dall'assalto di decine di lavoratori, scavalcare una recensione.
La loro colpa? Aver disposto il licenziamento di una parte consistente di lavoratori, che naturalmente hanno reagito in modo compatto per la tutela dei propri diritti.
Questi sono i francesi, questo è il popolo che ha fatto la rivoluzione, questo è il popolo che ha sancito è lottato per "Liberté, Égalité, Fraternité". Confesso che non posso non ammirarli...
E noi? Noi italiani siamo un popolo di caproni!
Al motto francese noi contrapponiamo "Individualismo, corruzione e disuguaglianza", è questo quello che guida la nostra nazione!
E' di ieri la notizia delle dimissioni di Marino, personaggio ambiguo difeso a spada tratta dal governo in carica.
Cosa ha fatto quest'uomo per la nazione?
Mi torna sempre in mente la celebre frase di Sordi!
Cosa faremo noi per punire il suo comportamento scorretto?
L'espressione di Sordi, ancora una volta, è l'unica che mi viene in mente...
Vi giuro, mi vergogno di essere italiana.
In quale altra nazione verrebbe tollerato un politico che spende 22.000 euro per fare un lussuoso viaggio negli Stati uniti a spese dello Stato? In quale altro paese civile un politico ha una carta di credito che usa per spese personali intestata al comune di cui è a capo?
A meno che non sia stato il Santo Padre a ordinarlo! Vi rendete conto, chiamare in causa il Papa è permettersi addirittura di dire che ha sbagliato ad affermare di non averlo mai esortato a compiere un viaggio oltreoceano?
Avete provato ad alloggiare in un hotel a Roma in questi ultimi mesi?
La tassa di soggiorno è arrivata a 6 euro al giorno per persona. Il prezzo dei biglietti dei trasporti pubblici sotto la giunta Marino hanno subito un aumento vertiginoso, il prezzo dei parcheggi è triplicato, gli sazi liberi si sono notevolmente ridotti!
Con manovre del genere il bilancio del comune avrebbe dovuto essere sanato, ma in realtà le casse sono ancora in rosso!
Cosa offre Roma ai turisti?
Torna sempre la celebre frase di Alberto Sordi!
Roma è la città eterna, è una delle meraviglie del mondo, ma l'Italia la sta distruggendo, noi italiani la stiamo distruggendo perchè non siamo stati in grado di proteggerla, siamo spettatori impassibili di un tracollo epocale.
Se in Giappone un politico si è suicidato per la vergogna di aver erroneamente addebitato una spesa minima personale all'ente per cui prestava servizio, se in Inghilterra una donna si è dimessa per aver pagato con la tessera delle spese del partito la scatoletta del cane, se la regina Elisabbetta II viaggia con i voli della compagnia di bandiera, se il Santo Padre ha preso la metropolitana, allora in Italia dobbiamo renderci conto che c'è qualcosa che non va?
Lasciamo che i figli dei nostri politici usino i voli di stato per fare shopping a Parigi, lasciamo che chi ci governa paghi i regali dei matrimoni con le carte di credito statali, non ci curiamo se sono pedofili, li premiamo se hanno fatto fallire società nazionali, lasciamo che continuino a molestare donne e bambine in cambio di privilegi o di costosi regali, finanziamo ogni tipo di capriccio, paghiamo ogni loro costoso viaggio. Dove sono gli italiani?
Non c'è grinta, non c'è passione, non c'è patriottismo in questa nazione, non esiste il senso del bene comune, non esistono principi etici e morali...
Svegliamoci italiani, che la Francia possa esserci di esempio: non si premiano i potenti che tolgono la dignità alle persone, non si elogiano le persone che si arricchiscono alle spalle della comunità, non si resta immobili davanti alle ingiustizie!
 

mercoledì 7 ottobre 2015

I veleni che ingeriamo

Oggi avrei voluto parlarvi dell'Irlanda, ma devo rimandare l'argomento a domani per far spazio a qualcosa che purtroppo è accaduto ieri e che con mio grande rammarico arriva tutti i giorni in casa di noi italiani: il veleno in tavola!
Ieri sono andata al supermenrcato (quindi la grande distribuzioni che tutti consigliano perchè affermano che i prodotti siano più controllati rispetto a un comune mercato) e ho acquistato delle carote, prodotte e confezionate in Italia.
Non voglio citare il nome dell'azienda agricola produttrice, ma ho provveduto a consegnare il resto della confezione alle autorità competenti per far in modo che nessuno debba star male come lo sono stata io!
Tornata a casa ho sbucciato una carota (sbucciata, non pelata, per andare più a fondo e togliere il più possibile, per quanto possibile, la parte più esterna maggiormente esposta a contaminazione), ho lavato la carota e l'ho mangiata.
Qualcuno potrà obiettare che non sono un coniglio e che avrei potuto cuocerla, ma avevo voglia di rosicchiare una carota, così ho fatto la cosa più normale, un gesto semplice che migliaia di persone nel mondo compiono ogni anno!
E' stato un vero disastro: ho sentito un primo pizzicore al palato e poi pian piano in tutta la bocca, è iniziato a subentrare una sensazione di fastidioso, ho iniziato ad avere mal di testa e ho iniziato ad avere difficoltà a deglutire.
Mi sono spaventata e sono andata dal medico che mi ha prontamente somministrato una dose di bentelan in fiale, ma il mio corpo non ha risposto al farmaco miracoloso, così presa dalla disperazione ho infilato le dita in gola è ho rovesciato per circa mezz'ora cercando di liberarmi di quel veleno.
Vi sembra normale che alla venerenda età di 36 anni una persona debba compiere un gesto così estremo?
Dove sono le autorità competenti a vigilare che prodotti del genere non finiscano sulle nostre tavole?
E' una vergogna, siamo sempre alle solite: in Italia tutto è possibile perchè mancano le autorità garanti per i consumatori e i cittadini. Le aziende in qualità di potenti vengono tutelate e non sansionate, mentre i consumatori, normali cittadini identificati come parte più debole vengono ignorati e lasciati in balia di ogni tipo di abuso. Quello che maggiormente fa rabbia è che in Italia le leggi esistono, ma purtroppo sia da destra, sia sinistra, sia dal centro nessuno si preoccupa di farle applicare!
E' possibile che una semplice carota debba ridurre una persona in fin di vita? Non sto esagerando, perchè è questo quello che è accaduto! Non si tratta solo di questo prodotto, perchè come questo tanti altri contaminati finiscono quotidianamente nei nostri piatti.
Dove sono le istituzioni? Perchè è permesso ad alcuni imprenditori disonesti di arricchirsi a scapito scapito dei consumatori.
Pensate se quella carote fosse finita nella pappa di un bambino di pochi mesi...
E' una vergogna e invito tutti a non essere solo semplici spettatori di vicende del genere. Condividete il mio articolo, ma soprattutto se avete la sfortuna di acquistare prodotti contaminati consegnateli alle autorità competenti per evitare che questa gente disonesta continui ad avvalenarci.

lunedì 5 ottobre 2015

Aeroporto di Fiumicino e Alitalia - Parte II

Nel precedente articolo vi avevo lasciato a Fiumicino ed è da lì che riprendo.
Aeroporto di Fiumicino 1 ottobre 2015: un vero disastro!
Inizio a pensare che non sia stato un incidente l'incendio di qualche mese fa, ma la vendetta di un povero passeggero capitato per caso in questo aeroporto!
Quello che più di ogni altra cosa mi fa inorridire è che si tratta dello scalo più importante d'Italia, figuratevi come sono gli altri! Suggerisco di nominare direttore dell'aeoporto di Fiumicino e Presidente di Alitalia Harry Potter, è l'unico che può rimettere a posto le cose, sono sicura che con le nuove Nimbus2000 si viaggerà sicuramente meglio!
Avevo un volo Alitalia, per cui avendo la compagnia di bandiera nel primo aeroporto d'Italia credevo di poter fare un viaggio tranquillo e superare il trauma del rientro in Italia, ma è evidente che mi sbagliavo!
Da Londra siamo arrivati a Roma in ritardo perchè l'aereo che avrebbe dovuto ricondurci in patria veniva proprio da Roma ed era arrivato a Heathrow naturalmente in ritardo!
Giunti a Roma abbiamo affrontato i "controlli di sicurezza di benvenuto" con relativo controllo del biglietto di imbarco da Londra, poi l'immancabile controllo dei passaporti, poi la "traghettatura delle anime sull'autobus di Caronte per arrivare" al terminal dedicato ai voli europei e nazionali e infine la corsa al gate nel tentativo disperato di non perdere il volo successivo, ma ad aspettarci c'era una nuova sorpresa: nessun volo pronto per il successivo imbarco!
Non avevo perso il volo, semplicemente non c'era un aereo disponibile per effettuare la tratta!
Avrei dovuto imbarcarmi alle 21.30, ma mi resi subito conto che sarebbe stato praticamente impossibile!
Mancava l'aereo, mancava il personale di volo, mancava il personale addetto all'imbarco dei bagagli, mancava persino il finger per collegare l'aeroporto all'aereo e mancavano anche i documenti di volo: Signori, benvenuti in Italia! Devo ammettere che la situazione di caos totale che domina nell'aeroporto di Fiumicino e la gestione fallimentare dello stesso rappresenta perfettamente la situazione politica ed economica dell'Italia: un paese dominato dalle logiche di potere e dalla corruzione a scapito dei cittadini.
All'inizio il personale di terra (nella persona di una ragazzina gracile con un rossetto che le tingeva i denti di rosso), ha cercato di giustificare l'ingiustificabile ritardo con delle avverse condizioni meteo, che in realtà non erano del tutto inesistenti. Inizio a pensare che lasciare i bagagli dei passeggeri fuori dall'aeroporto sotto una sottile pioggerellina sia stato un piano diabolico per rendere la versione dei fatti propinata ai viaggiatori più credibile (certo non l'ha presa con filosofia come me un signore che era stato costretto a imbarcare un bagaglio con dentro un abito di Armani da 3.550 euro). Questa tesi però, notate bene, potrebbe essere smentita da un evento sportivo che ha tenuto incollati al televisore migliaia di italiani: la partita della Lazio. In effetti, se ci pensiamo bene, la partita potrebbe spiegare come mai proprio in quella fascia oraria all'aeroporto di Fiumicino si è registrata una mancanza di personale per l'imbarco dei bagagli. Mancanza colmata misteriosamente proprio al termine dell'evento sportivo. Come mai gli orari coincidono? Sarà una semplice coincidenza o le due cose sono legate? Resteremo con questo dubbio amletico, anche se io temo di avere già la risposta!
Finalmente all'arrivo di un volo da Amsterdam, un'equipaggio è stato recuperato e messo a bordo di un aereo naturalmente non pronto per il volo (nei sedili che avevo davanti a me, al posto della consueta rivista Ulisse ho trovato dei fazzoletti pieni di moccio, dei bicchieri usati e altri rifiuti che non ho ben identificato).
Generalmente si è portati a pensare che se l'aereo è disponibile e il personale di bordo è stato recuperato da qualche parte è giunta l'ora di partire!Niente da fare se voli con Alitalia e sei a Fiumicino!
Abbiamo apettato più di 50 minuti un finger o meglio qualcuno che portasse un finger, perchè c'erano dispersi nelle piste, ma nessuno si degnava di portarli al nostro aereo!
Ormai esausti e in piedi in fila da più di un'ora, finalmente siamo stati imbarcati sull'aereo, ma non sapevo che avrei dovuto apettare ancora un'altra mezz'ora in aereo i documenti di volo!
Quando il comandante ha annunciato l'arrivo di tutta la documentazione erano passate ormai da un pezzo le 23.30. I passeggeri erano distesi sui sedili vuoti cercando di dormire simulando un letto. Qualcuno lamentava di aver irrimediabilmente perso un vassoio di cannoli siciliani andati a male dopo ore fuori dal frigorifero, qualcun altro cercava di vincere la noia dell'infinita attesa con dei racconti imbarazzanti a perfetti sconosciuti.
Finalmente l'aereo si è mosso e credevo che finalmente si potesse partire, ma invece abbiamo fatto la fila sulla rampa di lancio.
Sono arrivata a casa alle 2 di notte grazie all'eccellente servizio offerto da Alitalia e dall'Aeroporto di Fiumicino e la cosa più bella è che alle 6 del mattino ero già a lavoro!
Dimenticavo che durante la traversata per avvalere la teoria delle avverse condizioni meteo non è stato offerto nemmeno il consueto misero snack... complimenti Alitalia!

venerdì 2 ottobre 2015

Aeroporto di Fiumicino e Alitalia - Parte I

Dopo qualche giorno di assenza eccomi qui pronta a raccontarvi tante altre storie e, ahimè, tante altre disavventure!
Dopo un anno di lavoro, mal retribuito e insano, mi sono concessa una piccola vacanza: poco più di una settimana all'estero!
Sarebbe tutto normale se non fosse per l'Aeroporto di Fiumicino e per la nostra amata compagnia di bandiera!
Premetto che lo spirito patriottico mi spinge sempre ad acquistare prodotti italiani e tra questi includo, naturalmente, anche i biglietti aerei!
Dopo mesi di intense ricerche su vari siti internet, ho prenotato il mio soggiorno all'estero cercando naturalmente di rientrare nel mio limitatissimo budget.
La meta scelta è stata l'Irlanda, non raggiungibile dall'aeroporto a me più vicino con delle compagnie law-cost, così avendo una carta di credito Alitalia che consente l'accumulo di miglia a ogni acquisto, ho scelto  di prenotare con Alitalia decurtando dall'importo dei biglietti uno sconto ottenuto attraverso l'accumulo di miglia.
Per chi non lo sapesse, Alitalia consente di effettuare una sorta di raccolta punti che chiama miglia, al raggiungimento di una soglia minima prevista si ottengono o confort sui viaggi effettuati prenotando attraverso la compagnia stessa o sconti (io scelgo sempre sconti).
Purtroppo prenotare un volo fino a Dublino con Alitalia non prevedeva alcun tipo di agevolazione, per cui per ottenere gli sconti ho scelto di fare la tratta fino a Londra e da Heatrow prendere un volo di British Airways per Belfast. E' stato un viaggio un po' articolato, ma credetemi ho risparmiato almeno la metà!
L'idea era di vedere un po' l'Irlanda, così non mi è dispiaciuto affatto arrivare a Belfast, sono rimasta un paio di giorni e poi in treno ho raggiunto Dublino dove sono rimasta altri sei giorni e poi con la compagnia di bandiera irlandese Aerlingus ho raggiunto Londra.
La capitale inglese è sempre un bel vedere e cogliendo l'opportunità di avere un biglietto aereo a prezzo contenuto per giorno 1 ottobre mi sono trattenuta una notte e sono paritta con Alitalia l'indomani.
Del soggiorno irlandese vi parlero più in là, oggi mi voglio soffermare sulle tante allegre vicissitudini legate allo scalo romano e alla nostra compagnia di bandiera che accende davvero l'orgoglio di essere italiani!
Come tutti saprete l'Inghilterra è considerata fuori dall'Europa, per cui l'aeroporto di Fiumicino accoglie i viaggiatori provenienti dal Resgno Unito nella  parte dell'aeroporto dedicata ai voli esteri.
Non so se vi è mai capitato di atterrare a Fiumicino con un volo proveniente da un paese al di fuori dell'Europa... se avete la fortuna di non avere esperienza in merito vi illumino io: appena arrivati i viaggiatori vengono sottoposti nuovamente ai controlli di sicurezza!
Non sto scherzando, so che sembra una barzelletta, ma è così!
Un viaggiatore scende da un aereo su cui è stato imbarcato dopo aver fatto i controlli di sicurezza e si trova a doverli ripetere...
Mi sorge un dubbio: In Italia siamo più bravi a fare i controlli di sicurezza o all'estero (secondo le autorità italiane) non sono in grado di farli in maniera corretta?
Davvero non capisco il senso...
La cosa più bella è la genialità di alcuni operatori dell'aeroporto di Fiumicino che oltre a vigilare sui controlli di sicurezza chiedono addirittura di visionare i biglietti aerei con cui all'estero i viaggiatori sono stati imbarcati!
Bisognerebbe filmare l'espressione sul volto dei viaggiatori che giungono nel nostro paese dopo ore di viaggio. Questi poveri malcapitati si trovano davanti degli operatori che in un inglese maccheronico e stentano chiedono l'esibizione del biglietto con cui sono stati imbarcati. All'inizio tutti ripetono la domanda che è stata posta con aria incredula, poi si guardano intorno e alla fine esibiscono il biglietto...
Sono stata in tantissimi aeroporti, ma in nessun altro nel mondo ho dovuto ripetere i controlli di sicurezza o mostrare il biglietto con cui ero stata imbarcata (parlo di aeroporti internazionali come il JFK di N.Y, l'aeroporto di Los Angeles, di San Francisco, di Washington, di Orlando in Florida, ecc.).
La cosa più sconcertante è che dopo aver ripetuto ogni tipo di controllo di sicurezza i viaggiatori vengono lasciati allo sbaraglio, così vedi persone che vagano per il terminal con lo sguardo rivolto verso ogni tipo di cartellone in cerca di un'indicazione che possa suggerire il percorso da effettuare per giungere a destinazione.
Il percorso corretto è altrettanto inquietante: si passa da altri operatori che controllano il passaporto e poi si percorre dei piccoli corridoi che conducono a degli autobus che collegano il terminal dei voli inernazionali non europei a quello in cui transitano tutti i viaggiatori diretti verso mete europee o italiane.
Quindi, riepilogando, se arrivate da un paese non europeo l'iter è questo:
- controllo di sicurezza
-controllo biglietto con cui si è stati imbarcati all'estero
-controllo passaporto
-lungo corridoio e autobus
Quando con l'autobus si arriva finalmente al terminal per così dire "europeo" si notano scene di panico, perchè ad accogliere i viaggiatori non c'è nessuno, solo due tabelloni e i bagni!
Allora tutti accalcati ai tabelloni si cerca di capire dove bisogna recarsi per prendere il volo successivo e subito dopo inizia la corsa e la rissa per i bagni o per i gate.
Ieri vedevo gente correre da un luogo all'altro come pazzi per non perdere le coincidenze, vi giuro in nessun altro posto succede, mai visto nulla del genere nel mondo civilizzato!