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sabato 19 settembre 2015

La "malasanità" italiana, cure termali, medici pubblici e privati

L'argomento di oggi è abbastanza vasto  e di esempi negli anni ce ne sono stati tanti, ma mi soffermo su quello che mi è accaduto negli ultimi giorni...
Ho iniziato ad accusare un dolore alle orecchie, più che alle orecchie alle articolazioni (al punto di congiunzione fra l'arcata dentaria superiore e quella inferiore), mi sono recata pertanto dal mio medico curante che ha provveduto a effettuare una visita e a darmi delle gocce da mettere direttamente in entrambe le orecchie!
Fin qui tutto normale, se non fosse che dopo circa due settimane di gocce il dolore non è andato via, così sempre curando quell'otite che il dottore aveva diagnosticata mi sono state prescritte delle punture, tante punture (ne ho fatte 10). Il risultato? Completamente nullo.
Il dolore alle orecchie ha continuato indisturbato per cui avendo relativamente vicino uno stabilimento termale mi è stato suggerito di fare dei "cateterismi tubarici".
Sapete di cosa vi tratta? Ve lo spiego io in parole povere, anzi, poverissime: ti infilano un sondino nel naso e rilasciano vapore (di acque solfuree provenienti dallo stabilimento termale stesso)!
Sapete cosa succede? Una cosa bellissima: la tua testa diventa una caffettiera, perchè mentre il vapore viene rilasciato nel naso lo stesso esce dalle orecchie!
Che meraviglia... sono quelle cose nella vita che uno deve provare per rendersi conto che vi giuro "al peggio non c'è mai fine"!
Non so chi ha inventato questo tipo di terapia, ma doveva essere o un sadico o un sadomasochista!
Mi reco al mio meraviglioso stabilimento termale dove ad accogliermi trovo una sedicente dottoressa che si atteggia a luminare della materia, mi fa una visita veloce quanto uno starnuto (o forse uno starnuto dura di più) e sentenzia "Otite catorrosa cronica con membrane timpaniche molto retratte" se non avesse trattenuto la preschizione il giorno che sono andata via l'allegherei per dimostrare come questa signora sia incredibilemente preparata!
La cosa bella è che c'è gente che paga per essere visitata da questa perla della medicina!
Per fortuna dopo tante peripezie, io ho scelto l'opzione visita+cateterismi+aerosol tutto compreso, altrimenti avrei dovuto sostenere due costi separati, così facendo, invece al modico prezzo di circa 70 euro ho pagato un ticket che mi permettesse di ottenere tutte queste meravigliose prestazioni!
Arrivata alla nona seduta avevo un dolore terribile, la narice sinistra aveva iniziato a sanguinare già dopo la seconda seduta, la destra ancora reggeva, ma suppongo lo avrebbe fatto ancora per poco, perchè ogni volta che il sondino passava, avendo una forma che ricorda un uncino, sentivo che sfregava sul trigemino e avevo un indolenzimento di tutta l'arcata dentaria superiore e inferiore. Avrei voluto urlare!
Dopo la nona prestazione iniziai ad accusare dei mal di testa atroci accompagnati da dolori sparsi al viso e ai denti, così appena arrivai alle terme lo feci presente al medico che doveva effettuare la decima seduta di cateterismo tubarico. Il dottore mi guardò, poi con aria perplessa prese uno strumento apposito e mi controllò le orecchie, poi disse "Vieni ti faccio vedere dalla dottoressa".
Da premettere che ho 36 anni e che non conosco questo medico, per cui forse non era il caso di darmi del "tu", ma non ci formalizziamo!
Torno dalla dottoressa illuminata che stavolta, su invito del collega, mi dedica un minuto intero del suo tempo e dopo un attenta analisi sentenzia "Non hai otite, hai sinusite", peccato che l'otite l'aveva diagnosticata lei stessa!
Vengo inviatata a sospendere le cure e mi viene indicato un antibiotico da prendere per 5 giorni, si tratta in realtà di un farmaco molto forte che a una persona che come me soffre di gastrite non andrebbe prescritto se non in presenza di una patologia davvero grave...
Inizio a prendere questo farmaco e... inizio a star male!
Avete presente i mal di pancia quelli che ti vengono nei momenti meno opportuni e che non ti lasciano tregua? Proprio quelli! Una diarrea vi giuro che non aveva niente da inviadiare a un idrante!
Ho passato la notte su e giù dal bagno... per fortuna mio marito è un angelo, perchè l'unico bagno che abbiamo in casa è in camera!
Il giorno seguente prima di prendere il secondo antibiotico sono andata dal mio gastrenterologo di fiducia (mi segue da 15 anni e naturalmente è un medico privato, come si suol dire "a pagamento").
Il dottore ha ascoltato pazientemente il mio racconto, ha letto la diagnosi della fanatastica dottoressa ed è andato su tutte le furie quando ha visto il farmaco che mi aveva prescritto!
Mi suggerisce di prendere degli yogurt per ristabilire la flora batterica e delle soluzioni probiotiche, mi consiglia di abbandonare l'antibiotico e di sastituirlo con un antinfiammatorio accompagnato da una "copertura" per lo stomaco, poi aggiunge degli sciacqui con acqua marina per pulire le narici dal muco e attenuare i sintomi della senusite (se di senusite di tratta).
Dopo aver interloquito con lui ho iniziato ad avere dei forti dubbi sulla diagnosi fatta dalla dottoressa, così ho prenotato una visita da un otorino privato, sempre "a pagamento" e...
Ieri sono andata da questo otorino, mi ha rivoltata come un calzino, ha visitato orecchie, naso, gola, avvalendosi di strumenti fantascientifici (c'era davvero di tutto), forse per voi sarà normale, ma io non avevo mai visto tanta attrezzatura e soprattutto non di ultima generazione come quella. Al termine della visita il dottore ha detto "Signora, lei non ha otite, non ha senusite, non ha traccia di muco da nessuna parte, almeno non  nelle aree di mia competenza! Il dolore che lei accusa è dovuto molto probabilmente ai denti o comunque alla mascella. Si tratta di un problema che va al di là della mia sfera di compentenza. Posso solo dirle con estrema certezza che le sue orecchie sono sanissime, che non c'è traccia di senusite per cui sospenda immediatamente i farmaci che le sono stati prescritti"
Quindi tirando le somme (in tutti i sensi) ci questa bella vicenda posso dire di:
- Aver fatto due settimane di cure con gocce auricolari, costo 23 euro
- Aver fatto 10 punture, costo della ricetta medica quasi 8 euro
- Visita medica+Cateterismi tubarici+aerosol, costo del ticket 76.80 euro
- Antibiotico, costo ricetta medica 5.10
- Antinfiammatorio a bustine, costo 18.70
- Soluzione probiotica per curare diarrea causata dall'antibiotico, euro 10.00
- Lansoprazolo per copertura stomaco, costo ricetta 3.60
- Pieno della macchina per raggiungere lo stabilimento termale, costo 63 euro (per non contare i 10 pomeriggi persi )
- Visita dal gastrenterologo, costo 80 euro
- Visita da otorino privato, costo 80 euro
La malasanità e l'incompetenza delle strutture e dei medici pubblici mi è costata esattamente 368.20 euro e quel che è peggio: HO ANCORA IL DOLORE ALLE ORECCHIE, ANZI SONO PEGGIORATA!

giovedì 17 settembre 2015

DreamWorks

Quando dedichi anni della tua vita a un progetto vorresti che tutto andasse per il meglio.
Il mio progetto? Scrivere un libro, un romanzo gotico che parte da una vicenda realmente accaduta e che richiama alla mente eventi storici, intrecciando ogni cosa con un pizzico di fantasia in modo da costruire una storia che sappia emozionare e appasionare i lettori.
Ho lavorato quattro lunghi anni a questo progetto, ho compiuto innumerevoli ricerche, mi sono recata sui luoghi descritti per poter provare sensazioni da trascrivere nelle pagine del mio romanzo e dopo tanta fatica la mia opera ha visto la luce ed è nato "Intrighi e sortilegi di un tempo lontano".
Dopo aver completato il romanzo ho deciso di registrarlo alla SIAE e al Copyright di Washington, poi ho iniziato a cercare un editore che potesse aiutarmi a pubblicarlo.
Come vi dicevo e come molti di voi sapranno, l'editoria è un settore  davvero difficile da conquistare, così dopo aver inviato una copia cartacea (perchè la maggior parte delle case editrici richiede ancora il cartaceo) a ogni casa editirice del nostro amato paese e dopo aver fatto altrettanto con agenzie e agenti letterari, ho pensato che forse era il caso di tentare la fortuna all'estero, così ho ingaggiato un traduttore che ha provveduto a tradurre il manoscritto in lingua inglese.
E' strano come a volte il destino si accanisca contro una persona e inizio a pensare che ancora una volta valga l'affermazione di colui che sostenne che "La fortuna e cieca, ma la sfortuna ci vede benissimo!"
Una volta pronto, decisi di inviare il manoscritto, ormai in lingua inglese, a tutte le case editrici straniere e anche ad agenti e agenzie letterarie. Quando l'elenco degli indirizzi utili era teminato pensai di inviare una copia della mia opera anche alle agezie di produzione cinematografica e fra loro non poteva mancare la tanto premiata DreamWorks.
Vi giuro, alla luce dei risultati ottenuti, posso affermare con estrema certezza che "sarebbe stato sicuramente più opportuno ignorare questi signori!"
Non penso che in vita mia andrò mai più al cinema a vedere qualcosa prodotto da DreamWorks, nemmeno fosse il film più bello del mondo!
Avevo inviato il mio manoscritto davvero ovunque, la stessa amata Disney aveva inviato una lettera con su scritto che, per una politica interna al gruppo, produceva solo film e cartoni ispirati a storie scritte su richiesta dai loro stretti collaboratori. A questa precisazione aveva comunque aggiunto i migliori auguri per il successo della mia opera.
Anche la Tim Burton Pruductions aveva risposto con una lettera simile inviandomi comunque la foto autografata dal regista (una gentilezza fra l'altro molto gradita considerando che sono una grande fan di questo indiscutibile professionista).
La DreamWorks invece ha provveduto a inviarmi indietro la mia stessa lettera precisando che un futuro tentativo di contattare nuovamente la casa di produzione sarebbe stato considerato molestia e quindi denunciato alle autorità!
Ho ancora la lettera da qualche parte, appena la trovo vi giuro che allego una foto di questa meraviglia: devvero complimenti alla DreamWorks.
A parte che non avevo neppure inviato una copia del manoscritto, ma solo una lettera in cui spiegavo il contenuto della mia opera, ma non è stata neppure aperta!
E se fosse stata solo una lettera di un fans? E' così che vengono trattati i fans?
Come disse Johnny Depp in una delle sue tante interviste "I fans sono tutto per me, senza loro io non sono nessuno!"
Se ci pensate è vero, quelli che tutti noi siamo abituati a chiamare VIP sono delle persone normali proprio come noi,  siamo noi che seguendoli e acclamandoli gli diamo importanza e gli attribuiamo una posizione di supremazia all'interno della società.
La DreamWorks SKG (Spielberg, Katzenberg, Geffen, i tre fondatori) è uno studio cinematografico statunitense che sviluppa, produce e distribuisce film, musica, e programmi televisivi. Se nessuno guardasse i loro film, ascoltasse la loro musica o seguisse i loro programmi televisivi, allora sarebbero nulla... sarebbero una semplice impresa che cerca di lavorare così come lavorano centinaia di altre imprese nel mondo. Se inviate una lettera a un macellaio, a un fioraio, o a un negozio qualunque, non penso che vi tornerebbe indietro con sopra una scritta "Se provate a ricontattarci vi denunciamo!"
A questi signori e in particolare a colui che ha avuto la 'brillante idea' di rispondermi in questo modo dico quello che direbbe Totò e che rappresenta poi il contenuto della sua splendida poesia "A livella" (ammesso che questi signori sappiano chi è Totò e conoscano opere letterarie di questa importanza) "siamo tutti uguali sotto questo cielo, abbiate un minimo di rispetto anche per gli altri perchè anche voi siete umani!"

mercoledì 16 settembre 2015

Case editrici, Agenti e Agenzie letterarie

Come molti di voi sapranno sono una scrittrice,  ho scritto tre libri (due genere gotico e uno genere fantasy) e altri due sono in lavorazione, ho scritto diverse fiabe e racconti, ho partecipato a premi letterari e ho pubblicato due romanzi su Amazon (di cui uno è stato tradotto in lingua inglese), ho quattro blog (due in lingua italiana e due in lingua inglese) eppure non sono ancora riuscita a pubblicare con un editore...
Se entriamo in una qualsiasi libreria, possiamo notare come gli scaffali siano pieni di libri di pseudo-scrittori provenienti dal mondo dello spettacolo, della politica, del cinema e della musica, mentre di scrittori veri, di quelli che la massa definisce esordienti non c'è traccia.
Per chi non lo sapesse la maggior parte di questi VIP non sa scrivere e non ha mai scritto nemmeno una letterina a Babbo Natale, ma essendo noti e avendo a disposizione celebrità e denaro hanno delle opportunità che i comuni mortali neppure sognao, così pagano quancuno, mediocre come loro, per mettere insieme qualcosa da pubblicare sotto il proprio nome.
Le case editrici fanno a gara per accaparrarsi l'inedito del personaggio noto del momento mentre chiudono la porta in faccia a chi fra le pagine di un romanzo mette cuore e anima.
La maggior parte delle case editrici si nasconde dietro la formula perfetta "Non si accettano inediti presentati da autori sconosciuti, si prega di rivolgersi ad Agenti letterari o ad agenzie letterarie".
Sapete quanto costa rivolgersi ad agenzie letterarie o ad agenti letterari?
Ve lo dico io: troppo!
Ma se uno scrittore esordiente avesse la certezza di essere tutelato e di vedere rappresentata egregiamente la propria opera, allora varrebbe anche la pena di anticipare dei soldi per un futuro, si spera, pieno di gloria, purtroppo provate a contattare un'agenzia letteraria o un agente letterario e vedete un po' cosa vi propongono...
Secondo questi signori uno scrittore esordiente deve prima pagare dei soldi per una cosiddetta valutazione dell'opera e poi se l'opera non piace la spesa rimane fine a se stessa...
Ora a quanti di voi viene da pensare che pagando determinate cifre le agenzie guadagnino tanto senza prestare alcun servizio? Io lo penso!
Se andate su un qualsiasi sito di una qualsiasi agenzia letteraria o di un qualsiasi agente vedrete che ognuno propone una valutazione dell'opera a un prezzo che oscilla fra le 300,00 e le 400,00 euro (qualcuno chiede anche di più), moltiplicate questa cifra per le decine di autori esordienti che ogni anno sperano di vedere pubblicata la propria opera e vi renderete conto dell'enorme business che c'è dietro!
Dopo aver verificato questo, guardate sui forum e leggete quanta gente ha speso queste cifre e ha ricevuto una valutazione negativa con la quale non si ha diritto a nulla.
Sapete che J.K. Rowling, la famosa scrittrice di Harry Potter, aveva inviato il suo manoscritto a decine di case editrici e di agenti letterari e aveva ricevuto altrettanti rifiuti? Se avesse dovuto pagare a ognuno quelle cifre avrebbe contratto un debito non indifferente e per una persona con una disponibilità economica limitata non è neppure pensabile...
Se poi consideriamo che il giudizio di un'opera è soggettivo allora ci rendiamo conto che è del tutto inappropriato dover pagare un agente letterario o un'agenzia per una semplice valutazione.
Tutti conoscono il celebre romanzo di Vladimir Nabokov, Lolita, ma pochi sanno come una casa editrice a cui era stato proposto rispose dopo averlo letto:
«Per gran parte è nauseante, anche per un freudiano illuminato… è una specie di incrocio instabile tra una realtà orribile e una fantasia improbabile. Spesso diventa un sogno a occhi aperti nevrotico e selvaggio… Consiglio di seppellirlo sotto una pietra e tenerlo lì per almeno mille anni.»
Eppure oggi quello stesso romanzo è considerato un capolavoro della letteratura.
Potrei citarvi così tanti altri esempi da restare incollata al computer per ore, ma mi fermo e vi propongo una riflessione: Non sarebbe più corretto da parte delle agenzie letterarie, degli agenti letterari e di gran parte delle case editrici proporre una valutazione dell'opera e rivalersi solo sui profitti di vendita della stessa?
All'estero funziona già in questo modo, ma in Italia, come sempre i potenti e idisonesti hanno la  meglio, mentre le persone comuni subiscono inermi il potere di questa vergognosa oligarchia.
Ancora una volta complimenti Italia!

martedì 15 settembre 2015

Musei e opere d'arte

Vi è mai capitato di arrivare a un punto di stress tale da desiderare di mollare tutto e andare in un posto lontano?
A me capita spesso, così quando davvero sono allo stremo delle forze raccolgo i miei pochi risparmi e parto allo scoperta di mondi nuovi per poter respirare un aria diversa e per poter aprire la mente alla conoscenza... Le mete preferite sono le capitali europee, ricche di cultura e di storia (io adoro la storia!)
Negli anni ho visitato tante città, europee e non: Lisbona, Madrid, Barcellona, Parigi, Berlino, Budapest, Monaco di Baviera, Vienna, Praga, Amsterdam, Londra, Baden Baden, Edimburgo, Glasgow, Bruxelles, Bruges, Gand, Lussemburgo, New York, San Francisco, Washington, Los Angeles, Las Vegas, Orlando.
Qual è la mia preferita?
Da premettere che sono tutte bellissime e che ognuna ha qualcosa che la rende unica e inimitabile, da premettere che le amo tutte e che le ricordo tutte con una grande emozione nel cuore, se devo proprio sceglierne una, allora dico Londra!
Non so se avete mai visitato questa città, ma l'aria di quel mondo British mi fa stare meglio, i palazzi, le strade, la gente, tutto sembra che mi sorrida nella capitale inglese...
Sono stata a Londra  già tre  volte e vi giuro non ne sono mai sazia...
Cosa c'è di bello da vedere a Londra?
Praticamente tutto e tutto è alla portata di tutti...
Sapete che i maggiori musei prevedono l'ingresso gratuito?
La cultura è garantita a tutti senza distinzione... si può entrare tranquillamente nel British Museum e ammirare i girasoli di Van Gogh, cogliere l'importanza della Rosetta Stone, ammirare sarcofagi egizi e opere d'arte di ogni tipo, tutto è a disposizione di tutti  senza dover fare i conti con un budget mensile limitato, tutti possono accedere gratuitamente a questi meravigliosi luoghi più volte nella vita senza dover pagare un solo centesimo e non si formano neppure code all'entrata perchè essendo l'accesso gratuito non si creano ingorghi per pagare i ticket!
Avete mai provato a visitare i musei capitolini? Avete mai fatto la fila per i musei vaticani? Avete mai pensato di vedere gli Uffizi?
Un disastro!!!
E' vero che i musei vaticani sono proprietà del Vativano, ma vi assicuro che la fila la fate in Italia e sono chilometri e chilometri di fila fuori le mura...
L'Italia ha un patrimonio artistico non indifferente, ma niente è gratuito, ho speso davvero un capitale per visitare parte dei tesori nazionali, per non parlare del tempo perso inutilmente in file chilometriche, tempo della mia vita che nessuno mi darà più indietro...
Ogni giorno in Italia turisti e connazionali passano ore e ore in piedi ad aspettare il proprio turno pagando cifre consistenti e avendo garantiti dei servizi molto diversi rispetto a quelli offerti all'estero.
Mi viene in mente un episodio davvero singolare, vi giuro che non sapevo se ridere o se piangere!
Ero tornata da poco da Parigi e tappa immancabile era stata la Reggia di Versailles, un giorno leggendo una rivista avevo trovato un articolo sulla Reggia di Caserta, così proposi a mio marito di visitarla.
Armata di guida e di macchina fotografica andai alla scoperta di questa meraviglia italiana, ma quello che mi trovai davanti fu molto diverso da quello che avevo visto a Parigi.
Non metto in discussione la bellezza del luogo, che sicuramente non ha nulla da invidiare alla sontuosa dimora francese, ma la conservazione e la gestione del palazzo lasciavano molto a desiderare...
Appena arrivata rimasi sconcertata guardando alcuni signori che entravano nei giardini con borse frigo e buste della spesa, non avevo ben compreso che i giardini reali erano diventati nel corso degli anni dei lughi in cui fare scampagnate con tanto di famiglia e animali domestici al seguito...
Più tardi mentre ammiravo quel che restava delle bellezze del giardino inglese sentivo " Pasquà passame o casatiallu!" e vedevo i cani fare delle belle buche nei prati mentre espletavano le proprie funzioni organiche!
Alla fine della mia visita notai sui prati i resti dei pranzi altrui abbandonati, le toilette erano praticamente impraticabili e mentre qualcuno giocava anche a pallone gli addetti alla sorveglianza chiacchieravano allegramente...
Sono passati anni da quel giorno e sinceramente  spero che le cose siano cambiate...
Negli ultimi giorni ho letto sul giornale che la Reggia di Caserta ha cambiato gestione: spero che finalmente venga dato il giusto valore a questa meraviglia del passato!





lunedì 14 settembre 2015

La camicia della fortuna

 
"C'è chi fortunato nasce, c'è chi fortunato diventa", di questo, ne sono fermamente convinta, ma quanti di voi conoscono il rito della camicia della fortuna?
Io l'ho scoperto questa settimana!
Sapevate che appena nato ogni bambino o bambina dovrebbe indossare una camicia di seta o bianca o rossa per avere poi fortuna nella vita?
Ho vissuto nella più completa ignoranza sull'argomento fino a questa settimana e solo ora mi spiego tante cose...
Sono convinta che mia madre non abbia provveduto a farmi indossare una camicia della fortuna, altrimenti la mia vita non sarebbe andata come sta andando... sono sempre più daccordo con chi sostiene che "la fortuna è cieca, ma la sfortuna ci vede benissimo!"
Ma torniamo a questa benedetta camicia della fortuna e a come funziona tutta la cosa...
Secondo la tradizione una terza persona deve regalare ai futuri genitori il famoso indumento che deve essere necessariamente il primo che il neonato o la neonata dovrà indossare affinchè il rito della fortuna si compia e l'accompagni per tutta la vita, ma mi raccomando deve essere rigorosamente o bianca o rossa, forse meglio rossa perchè è anche contro il cosiddetto malocchio!
Credete nel malocchio?
Io dovrei dire di no da persona laureata e studiosa di tante discipline, la scienza dovrebbe tenere lontane le credenze popolari e addirittura dovrebbe smentirle, ma... 
Nella vita me ne sono capitate tante, ma davvero tante, se volessi raccontarle tutte il mio blog diventerebbe davvero infinito...
Avete mai notato che ci sono delle persone la cui presenza produce una sorta di influsso negativo? Fateci caso...
Non lo fanno di proposito o forse alcune sì, ma la lora presenza produce scompiglio nella nostra quotidianità arrecando comunque dei danni...
Ricordo degli episodi legati a una persona in particolare, una di quelle il cui sguardo ti si attacca addosso come un chewing gum americano già masticato migliaia di volte!
Quando incontravo quella persona dopo qualche istante le unghie si spezzavano (premetto che porto le unghie lunghe da quando avevo 14 anni), quindi pensate un po' quante volte mi si sono spezzate!
Sembra una cosa sciacca, ma per mesi restavano illese, poi appena vedevo quella persona, ne rompevo due o tre di seguito fino a doverle poi accorciare tutte... non è normale se ci pensate bene... state tranquill, non sono pazza,  provate a far caso alle persone che vi circondano e ai loro influssi negativi, vi renderete conto che la mia non è semplice e pure superstizione, se riflettete anche solo per un stante su quello che vi ho detto, vi rendere conto che forse c'è qualcosa in più, qualcosa che non sappiamo spiegare, ma la mente umana vi assicuro ha delle potenzialità che nemmeno la scienza è riuscita ancora a spiegare...
Avete mai letto articoli in merito al nostro cervello? Se lo avete fatto saprete sicuramente che ogni essere vivente sfrutta una minima parte del proprio cervello e che questo straordinario organo ha delle potenzialità molto superiori rispetto a quelle per cui è riconosciuto. E se il nostro cervello avesse anche la facoltà di determinare il buon andamento della vita altrui, forse più che determinare, influenzare la vita altrui...
Vi è mai capitato di fare dei sogni e di vedere poi realizzarsi ogni cosa nell'immediato futuro?
Avete mai avuto dei déjà-vu? Per chi non lo sapesse i déjà-vu sono quelle occasioni in cui sembra di aver già vissuto una determinata situazione o di aver già visto deo detrminati luoghi ...
Pensate a tutte queste cose e vi renderete conto che forse un briciolo di verità c'è in quello che sto dicendo...
 

venerdì 11 settembre 2015

Lavorare in banca

Vi ho raccontato già degli aneddoti sulle selezioni sostenute per lavorare in banca, ebbene oggi volevo parlavi di chi già occupa questi posti di lavoro, in particolare volevo illuminarvi sulla competenza e sulla preparazione dei "Gestori Privati" che lavorano presso l'istituto di credito in cui ho il conto corrente e per cui feci le mie meravigliose selezioni.
Se ricordate vi ho raccontato di aver fatto le selezioni per la copertura di un posto di "Gestore Privati" ( posizione per cui fra l'altro avevo esperienza trimestrale e una eccellente lettera di referenze fatta dal Direttore  della filiale presso cui avevo lavorarato).
Per chi non avesse letto il precedente articolo sull'argomento, preciso solo che avevo superato tutte le prove ( test-psicoattitudinale, colloquio di gruppo, selezione individuale) e che sono stata mandata via con una ignobile motivazione "Non ho una bella voce, una voce che possa piacere ai clienti di questo importante istituto di credito", nemmeno dovessi cantare!
Il paradosso è che ho lavorato 4 anni in Rai per Pippo Baudo, sono stata scelta personalmente da lui come figurante per "Domenica In" e per "Mille miglia" (un programma serale sulla celebre corsa)... come tutti saprete questa icona della televisione italiana ha presentato e diretto il Festival di Sanremo per anni, se la mia voce andava bene per lui, penso che potesse andare bene anche per una banca!
Torniamo ai nostri "preparatissimi e super qualificati" Gestori Privati di uno dei più importanti istituti di credito e assaporiamo insieme queste perle di saggezza e di competenza!
Mi sono recata in filiale per aumentare il plafond della mia carta di credito (operazione banale che in genere viene fatta in pochi secondi e per cui occorre semplicente firmare un modulo per l'autorizzazione, modulo che naturalmente viene elaborato al computer dal Gestore Privati), come sempre, prima di sprecare un pomeriggio, mi sono documentata sul sito internet dell'Istituto di credito, sui termini e le condizioni di questa operazione e poi armata di pazienza mi sono avviata.
La mia filiale ha due sportelli per le operazioni di cassa e due sportelli per i Gestori Privati (questa figura, per chi non lo sapesse, dovrebbe essere ricoperta da personale in grado di risolvere i problemi e le necessita finanziarie e bancarie dei clienti non legate a operazioni di cassa, quindi parliamo di fidi, finanziamenti, mutui, aperture di conti correnti, rilascio di carte di credito e carte prepagate, investimenti, ecc. ).
Premetto che ho il conto in questa banca perchè sebbene ce ne siano altre nella zona è quella dove forse c'è un minimo di competenza in più da parte di uno o forse due impiegati su circa 20 unità di personale!
Il signore che generalmente mi segue era impeganato con un cliente che aveva necessità di aprire un mutuo, mentre la capra che lo affianca doveva semplicemente rilasciare una prepagata a un ragazzo...
Sono entrata in filiale alle 15.21,  erano le 16.18 e ancora stavo aspettando di essere servita.
Finalmente alle 16.20 la capra ha "partorito" la carta prepagata ed è arrivato il mio turno...
Mi sono accomodata nel suo piccolo ufficio, posto alla mercè di tutti, senza un minimo di privacy e ho avanzato la mia richiesta, la capra mi ha subito risposto "No signora, trattandosi di una carta di credito Aliatalia, le dico già che non è possibile aumentare il plafond!"
A parte che non era vero, ma sentite un po' la motivazione: "Non è possibile, e lo so per certo, perchè stamattina è venuto un signore per la stessa operazione, visto che doveva noleggiare una macchina e gli chiedevano il doppio del valore del noleggio e ho provato tutta la mattina a farlo e non ci sono riuscito!"
Che meraviglia, se la mia voce non era adatta a soddisfare le esigenze dei clienti di questa banca, queste invece è musica per le orecchie di tutti! Complimenti a coloro i quali hanno selezionato questo signore assegnandogli il posto di lavoro!
Ho guardato il mio interlocutore con aria incredula, poi ho suggerito di dare uno sguardo al sito internet esattamente alla pagina in cui sono descritte le caratteristiche della carta di credito in mio possesso e ho inoltre specificato che è spiegato a chiare lettere che si può aumentare il plafond della stessa di un importo pari alla metà del plafond già esistente, quindi nel mio caso avendo un plafond di 1.500 euro, poteva essere aumentato a 2.250.
La capra è rimasta senza parole, come un ebete mi guardava, penso che in quel momento anche l'ultimo neurone che gli è rimasto si sia fermato...
Il signore che generalmente mi segue a quel punto è venuto in mio soccorso, ha lasciato per un attimo il suo cliente ed èha occupato la postazione della capra intimandogli di farsi da parte...
Da quel momento alla firma della pratica di autorizzazione di aumento del plafond penso sia trascorsi circa 6 o 7 minuti, considerando che la stampante si trova nell'altra stanza (quindi per prendere una stampa bisogna alzarsi e andare dall'altra parte della filiale).
Traete voi le vostre conclusioni!
La stessa capra qualche anno fa mi aveva illuminato con un'altra perla di saggezza in merito a una carta prepagata... in realtà avevo fatto l'errore di chiedergli se la carta prepagata che avevo appena acquistato da lui avesse validità negli Stati Uniti e la sua risposta era stata " Non lo so, ma mia figlia è andata a Londra e lì funziona!"
Senza pensarci avevo risposto "Allora per sapere se funziona a New York devo aspettare che sua figlia vada in vacanza negli USA?"
Lui non aveva nemmeno capito il senso delle mie parole e aveva risposto "No, troppo lontano, già mandarla a Londra per me è una sofferenza!"
Rinnovo i miei complimenti a chi lo ha selezionato e assunto!
Laureati d'Italia, specializzati e specializzandi nel settore economico e finanziario, se volete lavorare presso un qualunque Istituto di credito sappiate che occorre avere una buona raccomandazione o "pelo sullo stomaco" per andare a letto con chiunque possa favorire la vostra assunzione: nel nostro paese non conta la formazione, non esiste la meritocrazia, la competenza è un utopia, quello che conta è l'abilità nel leccare culi (sia in senso metaforico, sia in senso prettamente fisico).

mercoledì 9 settembre 2015

Ancora Poste italiane...

Nello scorso articolo ho parlato di Poste italiane e mi ero rispomessa di non trattare più l'argomento, ma non resisto... gli aneddoti al riguardo sono tanti e proprio ieri una ragazzina è venuta a consegnarmi la posta, le ho spiegato che alcune lettere non erano mie e lei per tutta risposta è uscita e le ha buttate comunque nella mia cassetta...
Non volevo raccontare una delle vicende più incresciose di Poste italiane, ma adesso lo farò...
Era sempre il 2012, Poste italiane mi aveva contattato, poi aveva ritrattato la convocazione per assumere due raccomandati (i due di cui vi ho già parlato nell'articolo precedente).
Dopo qualche settimana che avevo ricevuto la famosa telefonata che annunciava una mia imminente assunzione trimestrale (non andata poi a buon fine), ho deciso di chiamare la sede centrale della mia regione e un funzionario mi ha illuminato...
Era un giorno come tanti e me ne stavo senza far nulla in attesa di una nuova telefonata di Poste italiane che tardava ad arrivare, così ho deciso di trovare su internet il recapito telefonico della sede centrale regionale e di chiedere delucidazioni sul precedente contatto.
Trovai il numero e chiamai, dopo svariati minuti di attesa qualcuno si degnò di rispondere al telefono. Era la voce di un uomo, suppongo un po' più avanti con gli anni, parlava un italiano davvero difficile da comprendere alternando termini prettamente dialettali.
Non mi scoraggiai e raccontai quello che era accaduto e l'importanza che io avevo dato a quella telefonata che per me rappresentava una svolta per il futuro.
L'uomo mi ascoltò pazientemente e quando terminai il mio racconto mi disse (in una lingua tutta sua, metà italiano, metà dialetto) "Signorina, io capisco che vi hanno chiamato, ma voi una raccomandazione l'avete? Purtroppo signorina mia qui funziona che chi più conosce più lavora..."
Rimasi sconcertata, avevo sempre sospettato che il meccanismo delle assunzioni fosse quello, ma non ero preparata a una così plateale ammissione da parte di uno dei funzionari. Risposi timidamente che non avevo raccomandazioni e che però avevo tutti i requisiti per ottenere quel posto di lavoro.
L'uomo cercò di essere ancora più chiaro e senza preamboli disse " Signorina, io vi consiglio di trovarvi una bella raccomandazione se volete lavorare alle poste, altrimenti è inutile che chiamate, sapete quante telefonate arrivano ogni giorno in questi uffici di gente più o meno conosciuta? Secondo voi, assumono quelli che non conosce nessuno o quelli che hanno una buona presentazione?"
Dopo quelle parole non seppi più replicare, riattacai senza battere ciglio.
Sono passati 3 anni da quel giorno, ho risposto a decine di nuove inserzioni di Poste Italiane, ho inviato centinaia di curricula alle sedi centrali di tutta Italia e ho compilato innumerevoli volte il forum online, ma mai una chiamata, mai una risposta, eppure vedo gente di tutti i tipi ricoprire i posti negli uffici postali o consegnare corrispondenza, sono per la maggior parte persone incompetenti, persone senza specializzazioni e senza cultura, ma con un unico denominatore comune: la buona e sana raccomandazione che piace alle istituzioni italiane.
Conosco mamme che  sono andate a letto con dirigenti per assicurare un impiego di postino al proprio figlio, conosco mamme che hanno attraversato mezza Italia per "darla" a chi potesse assicurare un posto di lavoro al proprio figlio ignorante con un diploma preso a stento leccando i soliti culi dei soliti professori... 
Alla luce dei miei racconti e delle vostre esperienze (fate mente locale e ricorderete senz'altro di aver vissuto esperienze di inefficienza amministrativa negli uffici di Poste italiane), secondo voi perchè questa società sta fallendo?
La meritocrazia è un'utopia nel nostro paese e l'Italia intera sta fallendo: Poste italiane è un esempio!

venerdì 4 settembre 2015

Lavorare in Poste italiane

Non so se vi è mai capitato di notare che lavorare alle poste in Italia è una cosa impossibile per una persona normale.
Poste italiane  è una società per azioni il cui capitale è detenuto al 100% dallo Stato italiano tramite il Ministero dell' economia e delle finanze, quindi mi verrebbe da pensare che per ottenere un posto di lavoro occorra sostenere un regolare concorso, ma non è così.
Poste italiane infatti gestisce i propri posti di lavoro un po' come gli pare, facendo tutto ciò che in teoria la legge dovrebbe vietare.
Uno dei cardini della Costituzione italiana è il principio di ugualianza sui diritti umani (art.3) che recita:
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."
Inoltre nel successivo articolo della Costituzione (art. 4) è ribadito il concetto di uguaglianza con specifico riferimento al lavoro:
"La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società."
Qualcuno si chiederà perchè ho citato questi due articoli parlando di Poste italiane, ebbene cono pronta a spiegare...
Per chi non lo sapesse Poste italiane, sebbene sia di fatto un ente pubblico, anche se organizzato sottoforma di Spa, ha adottato un meccanismo incostituzionale di nepostismo lavorativo che è sotto gli occhi di tutti, ma che nessuna forza politica si impegna a mettere in discussione...
Praticamente grazie a un accordo sindacale i dipendenti di Poste italiane possono andare in pensiene anticipatamente in cambio di un posto di lavoro per i figli (rinunciando a parte della liquidazione e restando a casa 5 anni senza alcun tipo di sovvenzione)!
Non sto scherzando, perchè davvero sembra uno scherzo, ma in Italia è davvero tutto possibile!
Mi chiedo dove sia finita l'uguaglianza fra i cittadini e il diritto di tutti al lavoro...
Mentre io, mio marito e altre migliaia di  laureati siamo in cerca di un'occupazione o facciamo di tutto per arrivare a fine mese (cameriere, badante, commesso, barista... naturalmente tutto in nero) i figli ebeti dei dipendenti delle poste ereditano il posto di lavoro con un livello di istruzione medio-basso!
La cosa che maggiormente sconvolge è che molti di questi ragazzini o di vecchi asini si ritrovano oltre che al servizio sportelleria, anche nei comparti finanziari e consigliano investimenti a gente ignara di come abbiano immeritatamente conquistato il loro posto di lavoro!
Dove sono le istituzioni? Scusate, è una domanda retorica la mia, perchè se Poste Italiane  è una società per azioni il cui capitale è detenuto al 100% dallo Stato italiano tramite il Ministero dell' economia e delle finanze, allora sono proprio le istituzioni che hanno messo in atto questo meccanismo diabolico di tangenti legalizzate o di raccomandazioni lecite (come volete definirle, tanto il concetto è sempre quello) per ottenere un posto di lavoro per i propri discendenti!
Complimenti allo stato italiano e ai vari governi che si sono succeduti e che si stanno succedendo!
A peggiorare le cose ci sono poi i contratti di lavoro trimestrali offerti sempre tramite conoscenze o raccomandazioni varie (che tra l'altro sono fini a se stessi perchè sono trimestrali e allo scadere non vengono più rinnovati, se non in casi eccezionali di segnalazioni davvero eccellenti). Per poter lavorare come postino, infatti, non basta più la laurea, come era inizialmente richiesto, occorre quell' aiutino in più che fa la differenza in un' Italia oramai irrecuperabilemente corrotta!
Ma come faccio a fare affermazioni del genere?
Esperienza miei cari lettori, tanta e insana esperienza che mi ha regalato anni e anni di veleno e una bella ulcera gastro-pirolo-duodenale! Ho fatto decine di domande di assunzioni, perdendo ore della mia vita a compilare forum online e soldi guadagnati con sacrifici per spedire decine e decine di raccomandate alle direzioni regionali di Poste italiane. Dopo anni di tentativi falliti, un giorno di fine giugno 2012 mi telefona un impiegato di Poste italiane e mi chiede se sono disponibile per coprire un posto di lavoro a tempo determinato come portalettere. Prontamente manifesto la mia più totale disponibilità, il mio interlocutore mi chiede se sono in grado di guidare un motorino, rispondo nuovamente in modo affermativo, poi arrivato il momento di fornire gli estremi dei documenti sento una voce nel telefono indirizzata a colui che mi aveva contattato (la riporterò in italiano per renderla comprensibile a tutti, sebbene in realtà parlasse un dialetto stretto che comunque ho compreso chiaramente essendo nativa della zona): "Che stai facendo?" disse la voce e il mio interlocutore rispose "Ho chiamato la ragazza per il posto di portalettere!" e la stessa voce "Ma sei un cretino! Chiudi, chiudi, che c'è quella situazione!"
Il mio interlocutore rimase in silenzio, sentii bisbigliare qualche altra cosa e poi rivolgendosi a me disse "Signorina, allora poi la richiamo!"
Rimasi perplessa, non avevo ancora finito di dettare il mio codice fiscale e venivo liquidata così, presi coraggio e chiesi "Ma come, non ha bisogno dei documenti?"
"Signorina ora ho preso la sua disponibilità, poi al limite la richiamo perchè ci sono due persone prima di lei che sono più giovani e hanno voto di laurea più alto, se loro rifiutano, poi la chiamo..." con queste parole, riattaccò!
Dopo qualche giorno vidi le due persone, di cui il signore al telefono mi aveva parlato, prendere servizio, le conoscevo bene entrambe: uno era un mio ex compagno di scuola, più grande di me di un anno laureatosi molto dopo di me in scienze politiche e con un voto di laurea più basso del mio, l'altro era un ragazzo della mia età, mai andato all'università, con una specializzazione pratica di idraulico!
Come mai avevano avuto loro il mio posto di lavoro? Avevano un denominatore comune, erano fidanzati con le due nipoti del sindaco di un paese, un uomo che aveva rilevanza politica e che aveva le conoscenze giuste per distribuire posti di lavori ad amici, parenti, conoscenti e anche eventuali futuri affini (cosa non si fa per sposare due nipoti)! 
Benvenuti in Italia, il paese dei balocchi, il paese dove gli asini ricoprono i posti di lavoro e i posti di potere, dove la gente per bene ingoia lacrime amare tutti i giorni implorando una giustizia che non vedrà mai trionfare in nessun ambito di questo triste paese...