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giovedì 24 marzo 2016

Strage in Belgio

Quello che é accaduto in Belgio in questi giorni rappresenta un dramma che riguarda il mondo intero. Non ci sono religioni né motivi raziali che possano giustificare la ferocia e la cattiveria con cui azioni del genere vengono commesse. Un bambino é un bambino di qualsiasi colore esso sia e da qualsiasi nazione provenga, ma bisogna impegnarsi per proteggere i bambini di tutti, non solo quelli che vengono esposti davanti alle telecamere per ottenere favoritismi. I bambini crescono e diventano uomini, quegli stessi uomini in grado di nuocere alla gente comune che li ha accolti dandogli una casa. SOLIDARIETÁ verso i popoli, ma bisogna pretendere rispetto... In questo giorno di Pasqua ci saranno persone che non anbracceranno i loro cari perché nessuno ha imposto delle regole. Il mondo é di tutti, ma bisogna che tutti abbiano il buon senso di capire che per vivere non occorre avere la cattiveria di imporsi sconvolgendo in modo violento la vita degli altri.

sabato 19 marzo 2016

La Domenica delle Palme

Domani sarà una nuova Domenica delle Palme, mi chiedo come sarà quest'anno per tanti bambini.
Domani tanti bambini andranno a messa per far benedire la loro palma piena di uova di Pasqua, mentre tanti altri non avranno neppure un pezzetto di cioccolata per festeggiare la Pasqua.
Mi fa diventar matta l'idea che al mondo ci sono persone che hanno tutto e altre che non hanno niente, inorridisco quando leggo di figli di politici e vip che sono pieni di soldi e di capricci, mentre ci sono persone che non hanno neppure un pezzo di pane.
Non è esagerazione, ma la pura e semplice realtà.
Oggi ho aperto la pagina di libero.it e la prima notizia che trovo in evidenza è: Aurora Ramazzotti deve pagare da sola le bollette!
Mi chiedo chi cazzo è Aurora Ramazzotti per non doverle pagare? Nemmeno se lavorasse duramente e dovesse pagarse di tasca sua. Le sue paghette settimanali gentilmente fornite dal padre Eros Ramazzotti, dalla madre Michelle Hunziker  e dal patrigno l'erede del marchio Trussardi, sono di gran lunga superiori a quello che guadagna un operaio che si spacca la schiena in un anno di fatica... 
Parlo di Aurora Ramazzotti, solo perché ho appeno letto di lei, ma le cazzate che si trovano sulle pagine dei giornali e dei blog sono tante e riguardano davvero tanta di quella gente inetta che volessi fare un elenco starei qui a scrivere per anni!
Il pubblico vuole leggere in modo ossessivo e maniacale notizie sulle abitudini e sui mille vizi dei vip e ignora i problemi della gente comune, quella stessa gente che vive e lavora facendo mille sacrifici, quella gente che non ha i soldi per fare la spesa o per comprare un uovo di Pasqua ai propri figli.
Mi chiedo quante uova di Pasqua riceveranno i figli di Renzi e quanti ne riceveranno i figli dei disoccupati italiani, quegli stessi italiani che sono suoi coetanei ma che non hanno un lavoro perché lui non si è minimamente preoccupato di questa massiccia parte della popolazione.
Personalmente non ho figli, l'Italia e i vari governi che si sono succeduti al potere mi hanno sterilizzato.
Mentre i ministri e le donne in politica sfornano figli come se fossero pagnotte di pane, io e tutte le quasi quarantenni senza lavoro guardiamo i figli degli altri crescere, ma non possiamo permetterci un figlio nostro perché non abbiamo soldi per mantenerlo. Il governo Renzi non solo non ha aiutato i disoccupati che hanno un'età compresa fra i 30 e i 40 anni a trovare un lavoro, ma ha persino tolto l'esenzione sulle prestazioni mediche, così oltre a non poter crescere un figlio, ora non possiamo permetterci neanche le analisi che sono obbligatorie in gravidanza!
Mi sento triste in questa Pasqua, mi sento triste perchè mi sento abbandonata dal mio paese e da quella gente che dovrebbe curare gli intessi dei cittadini non solo quelli delle solite cerchie di amici e leccaculi!
Auguro a tutti una felice Domenica delle Palme e a tutti quelli che ricevono tante uova di Pasqua per i propri figli chiedo di donarne almeno uno a chi non può permettersi di comprarne. Il sorriso di un bambino ha lo stesso valore, sia che si tratti di un bambino ricco, sia se si tratta di un bambino povero. I bambini sono uguali e dovrebbero avere lo stesso diritto a un infanzia felice.

lunedì 14 marzo 2016

Un MI PIACE per Stella...

Oggi non scriverò articoli, ma voglio chiedere la vostra collaborazione per una bimba che vorrebbe vincere un concorso...

Si chiama Stella e vi invito a cliccare su MI PIACE nella pagina Facebook di Colavolpe Nicola & C.

Mi raccomando cliccate e fate cliccare amici e parenti su MI PIACE...

Grazie a tutti



mercoledì 9 marzo 2016

Il ritorno degli ostaggi in Italia

Non ho mai conosciuto mio nonno Francesco, era una persona buona mi hanno detto, ma è venuto a mancare poco più che sessantenne, molto prima che io nascessi.
Ho sempre avuto il desiderio di conoscerlo e in questi giorni, alla luce degli ultimi avvenimenti, più volte il mio pensiero è stato rivolto a quella figura mancante in un panorama familiare purtroppo incompleto.
Gli anni che seguirono la fine del secondo conflitto mondiali erano anni difficili per la Calabria e lo erano ancor di più per un paese piccolo di campagna.
Mio nonno era povero, non aveva terreni da coltivare, né animali da portare al pascolo, per cui, per poter sfamare la famiglia decise di arruolarsi nell'esercito e partire volontario per una missione in Africa.
Fu fatto prigioniero in Libia e lì rimase per sette lunghi anni, quando tornò era completamente stravolto: era stato torturato dai suoi carcerieri, aveva subito terribili umiliazioni e aveva contratto innumerevoli malattie.
Mia nonna mi raccontò che al suo ritorno aveva la fobia delle persone di colore e che in più occasioni, con grande difficoltà aveva parlato di torture e di affronti subiti al limite della dignità umana. Aveva digiunato per giorni e giorni, aveva raccolto insulti e sputi, era stato malmenato e abbandonato a se stesso durante la lunga malattia che aveva compromesso irreparabilmente i suoi polmoni.
Si è spento prematuramente a causa di evidenti problemi respiratori, nessuno ha mai pagato per avergli distrutto la vita, lo Stato italiano dopo un lungo procedimento giudiziario protrattosi per oltre un ventennio ha rimborsato i figli con dieci milioni di lire: la vita di mio nonno e la sua lenta e dolorosa agonia per lo Stato italiano ha avuto un valore pari a poco più di cinquemila euro pagate nel 2000, peccato che mio nonno  si era spento nel lontano 1973.
Il mio pensiero va oggi agli ostaggi italiani rientrati in patria ieri e a quelli che purtroppo non ce l'hanno fatta. Nessuno di loro potrà mai dimenticare l'orrore di quei giorni di dolore, nessuno dei familiari delle vittime avrà mai dallo Stato italiano qualcosa che si avvicini lontanamente al valore delle loro perdite. Non si può dare un valore monetario a una vita umana che si spegne, ma non è corretto mancare di rispetto al dolore della gente offrendo un misero indennizzo.
Nessuno potrà colmare il vuoto lasciato da una persona cara, ma occorre, purtroppo, reagire e andare avanti nella vita e per farlo occorrono risorse monetarie, che spesso è difficile reperire.
Il nostro governo dovrebbe garantire dignità alle persone e soprattutto dovrebbe partecipare al dolore dei connazionali prima di elargire fondi per sostenere e alimentare l'invasione delle popolazioni straniere.
Mio nonno è stato fatto prigioniero in terra straniera e nonostante fosse un militare andato in pace è stato condannato a sette anni di prigionia. Gli stranieri che giungono in Italia clandestinamente e che spesso e volentieri delinquono, vengono accolti a braccia aperte dal nostro governo: vengono premiati con leggi che favoriscono il loro dilagante malcostume e viene loro assegnato un sussidio che è fatto di soldi provenienti dalle tasche degli stessi italiani ridotti in miseria.
Sogno un Italia in cui gli italiani siano protagonisti, non un paese in cui i cittadini vengono sfruttati, derubati e umiliati dal proprio governo.
alla solidarietà fra i popoli, No alla sottomissione: l'Italia è nostra, non degli stranieri, non dimentichiamo che a casa loro noi siamo prigionieri, in casa nostra loro si comportano da padroni.

giovedì 3 marzo 2016

Stranamore

Ogni anno in questo giorno non posso fare a meno di ricordare il 3 marzo del lontano 2004, quando per magia fui protagonista di un sogno chiamato Stranamore.
Non dimenticherò mai Alberto Castagna e la sua infinita gentilezza, non dimenticherò mai una serata semplicemente meravigliosa.
Capitò per caso che mi trovai a fare un gioco all'interno del programma, avrei dovuto scegliere fra sei ragazzi mascherati quello libero da impegni sentimentali, in palio una vacanza sul Mar Rosso.
Trucco, parrucco, costumi e accessori, tutto ruotava intorno a me, una Cenerentola dei giorni nostri, una ragazza semplice del Sud regina del piccolo schermo in una Milano capitale della moda.
Forse qualcuno troverà questo articolo un po'frivolo , ma mi sembrava doveroso fare un omaggio a una persona buona che ha calcato la scena del panorama televisivo italiano con serietà e infinita professionalità, una persona buona in un mondo cattivo, una persona che ha saputo farmi sentire speciale regalandomi una serata di celebrità in una vita che purtroppo è stata spesso molto dura (e purtroppo lo è ancora).
In una televisione italiana ormai volta al trash la mancanza di personaggi come lui si fa davvero sentire, una persona umana in un posto diventato ormai il regno degli approfittatori sociali che fanno delle disgrazie altrui un vergognoso motivo di lucro, che riducono lo spettacolo pomeridiano in un covo di pettegolezzi dove grotteschi corteggiatori e imbarazzanti corteggiati si rendono ridicoli agli occhi della gente.
L'Italia in questi ultimi anni ha fatto passi da gigante, ma non verso il progresso! La regressione della nazione fa paura e mentre in tv assistiamo alla propaganda stile Mussolini di entusiastici risultati, se ci pensiamo un attimo siamo l'unico paese in cui la gente avverte ogni giorno una sorta di frustrazione e si consola guardando programmi spazzatura realizzati al solo scopo di distogliere l'attenzione dai problemi reali del paese.
Niente programmi culturali in tv, niente programmi di sano intrattenimento, solo cronaca e pettegolezzi, solo stupidi giochi di ruolo per coppie disagiate, solo cause in tribunali improvvisati dove per 500 euro i protagonisti dibattono  improbabili argomenti.
Al posto dei film  protagonisti del cinema mondiale la televisione italiana propina sceneggiati da 4 soldi e fiction realizzate alle spalle della povera gente costretta a pagare il canone per sostenere le spese di questo incredibile carrozzone che va verso il baratro del cattivo gusto!
Non so per quanto tempo gli italiani continueranno a sopportare questo dilagante degrado, l'ignoranza è quello che rende la popolazione schiava, la televisione italiana crea volutamente un pubblico di ignoranti perché dominare gli ignoranti è sicuramente più semplice.
Agli italiani chiedo di svegliarsi e di rifiutare a gran voce lo squallore della televisione italiana. Abbiamo un arma dalla nostra parte, chiamata audience, leggiamo un libro al posto di vedere una merdosa fiction interpretata dai soliti raccomandati, usiamo internet al posto di vedere l'ormai censurato telegiornale, apriamo la nostra mente alla conoscenza, non fossilizziamoci su una maniacale voglia di cronaca nera, rosa o gialla!
Fuori i raccomandati, fuori la tv e i  programmi spazzatura, chiediamo di più alla nostra Italia, pretendiamo di più dal nostro paese...