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martedì 19 gennaio 2016

Sanità, malasanità e ospedali

Ancora una volta mi sono assentata dal web per tornare ora con un argomento purtroppo attuale e con un'esperienza terribile da raccontare.
Mia sorella ha partorito in un ospedale del sud Italia e quello che ho visto in 6 giorni di ricovero è stato davvero il culmine del degrado.
Quello che mi chiedo è come mai gli ospedali del Nord sono belli e funzionali mentre quelli del Sud sono fatiscenti, disorganizzati e, ahimè, pericolosi...
Mia sorella aveva subito in passato un intervento per dei fibromi per cui la scelta di un parto cesareo è stata quasi obbligatoria. Fin qui tutto normale, ma dal giorno dell'intervento in poi è stato tutto un incubo.
Il reparto di Ostetricia e Ginecologia di un grande e importante ospedale del meridione è gestito interamente dalle infermiere, delle figure terribilmente incompetenti e maleducate.
La gestione dei posti di lavoro all'interno di questo ospedale è affidata al meccanismo assurdo della politica e delle raccomandazioni, per cui le figure che si hanno davanti sono del tutto lontane da quelle professionali.
Un branco di donne represse e maldisposte si aggira per i lunghi corridoi, guai a chiedere il loro intervento pigiando il bottone rosso dello stupido telecomando riposto sul comodino, nessuno verrà o se lo farà maltratterà il paziente andando via senza risolvere alcun problema, senza soddisfare alcuna necessità.
Per ovviare alla presenza di queste perfide e vagabonde arpie l'ospedale permette in determinati orari ai familiari di assistere i ricoverati, ma anche in questo bisogna aver fortuna...
Ogni mattina alle 7 ero in ospedale pronta ad assistere una donna di 43 anni con un taglio cesareo sulla pancia, un catetere e una figlia affamata che piangeva disperata per ore.
Ogni mattina dovevo elemosinare il permesso per entrare e ogni mattina la situazione era sempre più tragica.
Il giorno dopo la nascita della mia nipotina ho dovuto quasi litigare con l'agente di sorveglianza all'entrata e quando finalmente alle 11.30 mi è stato permesso di entrare ho trovato mia sorella pallida e dolorante con una sacca del catetere pieno di urina al punto tale da  non essere più in grado di contenerne dell'altra. 
La bimba era stata messa sul letto e piangeva disperata mentre lei con una mano cercava di farla attaccare a un seno senza latte, mentre l'altra mano era impegnata con una flebo il cui ago era uscito dalla vena e bagnava tutto il cerotto con cui era stato più o meno fermato.
Ho chiamato l'infermiera che dopo più di un quarto d'ora si è presentata urlando "Mo' vengo".
Passata un'altra mezz'ora mia sorella aveva la vescica piena e piangeva dal dolore per una sacca del catetere che non era stata cambiata da oltre 12 ore, tutto naturalmente con un taglio cesareo ancora sanguinante praticato il giorno prima. 
Ho dovuto urlare per attirare l'attenzione di qualcuno, poi finalmente una donna di mezza età borbottando è entrata nella stanza, si è avvicinata a mia sorella le ha tolto il catetere (senza guanti) e se n'è andata lasciandola dolorante e piangente nel letto.
La donna che assisteva la partoriente nella stanza con mia sorella mi guardò allibita, poi mi offrì il suo aiuto, così insieme la sollevammo e la portammo nel bagno, dove urlando finalmente riuscì a svuotare la vescica e a espellere resti di un parto avvenuto da poco.
Nessuno venne a soccorrere mia sorella, la lavai e la cambiai da sola, nessuno venne a pulire il bagno, nonostante le numerose richieste e io stessa, per rispetto della ragazza ricoverata nella stessa stanza, fui costretta a pulire il sangue sparso un po' ovunque.
Quando sento il nostro Presidente del Consiglio dire che l'Italia è al passo con l'Europa e con il mondo, vi giuro lo prenderei a calci in quel culo flaccido! 
Dopo aver riportato mia sorella a letto ho notato che la piccola piangeva disperata e che oltre alla fame aveva bisogno di essere cambiata.
Ho chiamato la puericultrice più volte e quando alla fine si è decisa ad arrivare ha iniziato a urlare intimandomi di provvedere da sola ai bisogni di mia nipote perché lei non lo avrebbe fatto.
In quale parte del mondo in un ospedale una puericultrice non si occupa di una neonata che non ha neppure 24 ore?
Non ho figli e non ho mai badato a una neonata, ma davanti a quel categorico rifiuto ho preso mia nipote e tremando per paura di farle del male l'ho pulita dal meconio che ormai le era arrivato fin sopra la schiena.
In 6 giorni ho visto neo mamme disperate e neonati affamati, sporchi e abbandonati a se stessi.
Decine di neonati in questo ospedale soffrono la fame e piangono disperati per ore perché nessuno da loro delle aggiunte di latte.
Le neo mamme vengono maltrattate psicologicamente e vengono mortificate se non sono in grado di produrre il latte materno necessario ai loro piccoli.
Mia nipote ha sofferto la fame per 3 giorni nonostante abbiamo implorato del latte per lei sin dal primo giorno. La piccola è finita in neonatologia nel cuore della notte perché disidratata e denutrita, il meconio le è stato tolto con un sondino perché senza alimentazione non era riuscita a espellerlo tutto.
Ripensando a questa triste esperienza mi chiedo come possiamo dire di far parte di una nazione progredita al passo con i tempi. Venga la moglie del nostro Presidente del Consiglio a partorire i suoi figli in questo ospedale, venga lui stesso a farsi ricoverare o meglio ancora a farsi operare in questo ospedale...
Ci meravigliamo quando in televisione sentiamo notizie tragiche di malasanità, ma la malasanità è in tutto il meridione e forse anche in un territorio ancora più esteso...
La vergogna per un'Italia corrotta, malandata e mal gestita è tanta e tale da pentirsi amaramente di essere nati in questa terra, in questo luogo dimenticato da Dio, in questo posto dove la politica ha mangiato tutto persino il pasto dei ricoverati in ospedale: il personale ruba il cibo dalla mensa, la carta igienica, i pannolini e gli assorbenti, i farmaci e tutto quello che occorre in un ospedale...
Non sto scherzando, ogni paziente deve portarsi la carta igienica da casa, i pannolini, gli assorbenti e persino gli antidolorifici in compresse o bustine...
Complimenti Renzi, questa è la tua Italia e questa è la sanità che il Ministro che hai scelto gestisce!

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