E' di ieri la notizia che friggere con
alcuni tipi di oli vegetali nuoce gravemente alla salute, ma la certezza arriva
da uno studio ventennale condotto in Gran Bretagna. Secondo Martin Grootveld
professore di chimica bioanalitica all' Università di Leicester durante il
surriscaldamento gli oli di palma, di girasole, di mais e di soia, subiscono
una reazione chimica diventando pertanto tossici. La tossicità di questi oli
vegetali favorisce lo sviluppo di alcuni tipi di malattie neurodegenerative (tra
cui l’Alzheimer), malattie cardiache, infiammazioni, ipertensione e addirittura il cancro.
John
Stein, professore di neuroscienze all’ università di Oxford, dimostra come gli acidi grassi omega 6 presenti
negli oli vegetali riducono l’effetto degli omega 6 presenti
negli oli vegetali riducono l’effetto degli omega 3 utili tra l'altro al sistema nervoso, per cui ingerire troppo olio di mais o di girasole o di palma (presente ormai ovunque, anche nei biscotti dei neonati) induce il cervello ad assorbire una quantità eccessiva di omega 6. Sempre secondo lo studio condotto dal Professor Stein la carenza di omega 3 giustifica l' aumento di malattie mentali nella popolazione dei paesi sviluppati e industrializzati e l'insorgenza di problemi come la dislessia. Secondo lo stesso studioso, l'abuso di oli vegetali ha sottoposto e sta sottoponendo il cervello umano a gravissimi cambiamenti.
Come bisognerebbe agire per arginare il problema o eliminarlo?
Innanzitutto
bisognerebbe ridurre drasticamente il consumo di queste sostante e le
istituzioni dovrebbero imporre l’indicazione degli effetti collaterali sull’ etichetta
dei prodotti.
Perché sui
pacchetti di sigarette viene scritto di tutto mentre sulle etichette di generi
alimentari consumati anche da bambini non viene specificato nulla?
Vi siete
mai chiesti perché nei paesi sviluppati e industrializzati si registra un
aumento dei casi di tumore, di sovrappeso, di malattie cardiovascolari, di
malattie degenerative mentre nei paesi poveri questo non accade?
Il nemico
numero uno della nostra salute passa attraverso le nostre tavole, si nasconde
nei cestini e negli zainetti dei nostri figli, nei banconi dei bar, nelle cucine di fast-food, tavole calde e ristoranti. Tutto quello che ingeriamo contribuisce al nostro benessere o, in questo caso, al nostro malessere.
Avete
notato quante aziende italiane hanno scelto di realizzare spot pubblicitari con
divi di Hollywood o con messaggi subliminali che invogliano l’acquisto dei loro
prodotti.
Quando
fate una torta in casa o un qualsiasi dolce resta forse soffice per giorni o
per mesi?
Dopo
qualche giorno una torta si indurisce, una brioche diventa arida, i biscotti
perdono la fragranza, le creme diventano acide …
Vi siete mai chiesti perché i prodotti acquistati al supermercato sono
sempre “come appena sfornati”?
Provate a leggere l’etichetta e lo scoprirete:
miglioratore, acidificante, correttore di acidità, coloranti, conservati, emulsionanti (mono e digliceridi
degli acidi grassi), ecc… Per non parlare
di quelle belle sigle che nessuno comprende e che nascondono chissà quale
sostanza.
Sapete che molti prodotti da forno e la maggior parte del
pane contiene miglioratore? Nessuno sa di cosa sto parlando, ma il miglioratore
è un prodotto che viene usato ormai come materia prima e che non è obbligatorio
indicarlo fra gli ingredienti.
Il miglioratore si
ottiene chimicamente ed è soprattutto a base di glutine.
Sapete che la farina
manitoba è una farina che viene prodotta chimicamente con l’aggiunta di
glutine?
Il glutine per chi non lo sapesse aiuta la lievitazione,
usando la farina manitoba tutto ottiene una lievitazione migliore, ma a quale
prezzo?
Negli ultimi anni i casi di celiachia in Italia si sono
triplicati, tantissimi bambini, così come tanti adulti soffrono di intolleranza
al glutine, vi siete chiesti come mai?
C’è un uso e un abuso sconsiderato di questa sostanza, ormai
presente in ogni cosa. Ecco perché i prodotti al supermercato sono più morbidi
e più fragranti “come appena sfornati”.
Cosa fa il nostro governo per tutelare la nostra salute?
La risposta a questo interrogativo può essere riassunta in
Agnese Renzi che mangia un noto prodotto dolciario (ricco di olio di palma e di
tanto altro) all’Expo con i figli!
Inizio a pensare che i nostri parlamentari così come il
nostro Presidente del Consiglio (e tutta la sua famiglia) facciano un uso
sconsiderato di oli vegetali e che le loro qualità intellettive siano state
irrimediabilmente intaccate: ebbene sì, è colpa degli Omega 6 se siamo
governati da questa gente!
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